Home Cronaca Montecelio, il vescovo di Tivoli Mauro Parmeggiani benedice le campane donate da Acli Roma per la chiesa di Sant’Antonio Abate. Erano state rubate da quarant’anni e mai rimpiazzate

Montecelio, il vescovo di Tivoli Mauro Parmeggiani benedice le campane donate da Acli Roma per la chiesa di Sant’Antonio Abate. Erano state rubate da quarant’anni e mai rimpiazzate

Montecelio, il vescovo di Tivoli Mauro Parmeggiani benedice le campane donate da Acli Roma per la chiesa di Sant’Antonio Abate. Erano state rubate da quarant’anni e mai rimpiazzate

GUIDONIA – Sono state benedette ieri presso la chiesa di San Giovanni Evangelista , durante la celebrazione della messa presieduta dal vescovo di Tivoli Mauro Parmeggiani, le campane donate dalle Acli di Roma e provincia e dal circolo Rusconi di Montecelio per la chiesa di Sant’Antonio. L’evento ha segnato l’apertura della Festa di Sant’Antonio Abate che si svolgerà a Montecelio fino al 17 gennaio. Le campane sono dedicate ai “Santi Monticellesi”: San Giovanni da Triora dell’Ordine dei Frati Minori, nel bicentenario del martirio, e Santa Maria De Mattias, fondatrice delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, nel 160° anniversario dell’apertura della scuola di Montecelio.

“Desidero ringraziare – ha commentato il vescovo Parmeggiani – le Acli provinciali di Roma per la donazione di queste campane, un gesto importante per la comunità cristiana di Montecelio e un riconoscimento per l’impegno del circolo Agli “Mons. Francesco Rusconi” a favore della cittadinanza”. “La donazione – dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – di queste campane vuole essere un ulteriore segno tangibile della attenzione delle Acli di Roma al territorio della città metropolitana di Roma Capitale in generale e di Montecelio in particolare, dove siamo presenti da quasi 60 anni, con il nostro circolo, è per questo che abbiamo scelto proprio il giorno dell’apertura della Festa di Sant’Antonio Abate, appuntamento molto sentito dalla popolazione.

Le campane sono lo strumento con cui la chiesa richiama a sé i propri fedeli con fare festoso, invitandoci all’accoglienza, all’apertura verso i più bisognosi e al dialogo interreligioso, come ci insegna Papa Francesco, un segno giubilare che vogliamo condividere con tutta la comunità di Montecelio”. “Questa iniziativa – conclude il Cavaliere Giovanni Stazi, un energico 94enne e storico presidente del circolo “Mons. Francesco Rusconi”– rappresenta la rinascita della chiesa di Sant’Antonio. Abbiamo deciso, infatti, in comunione con padre Antonio Rencricca di riacquistare le campane che furono rubate 40 anni fa. Ora ritornano al loro posto grazie al contributo delle Aclidi Roma e una volta benedette torneranno finalmente a suonare per la celebrazione di domenica 17 gennaio per la Festa di Sant’Antonio Abate”.

(11 gennaio 2016 – www.lavocadelnordestromano.it) Red

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