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Minori e disagio sociale, a Fonte Nuova il Comune mette in campo Route 66

Minori e disagio sociale, a Fonte Nuova il Comune mette in campo Route 66

Nasce Route 66, il progetto del Comune di Fonte Nuova dedicato ai ragazzi in età evolutiva residenti nella cittadina alle porte di Roma e in carico ai Servizi Socio Assistenziali e Sanitari dell’area territoriale. Si tratta di un sistema efficiente per intervenire in modo personalizzato in tutti quei casi in cui c’è un bisogno particolare o un disagio familiare che richieda un intervento integrativo o sostitutivo della famiglia. Il nuovo servizio è stato presentato questo pomeriggio alla presenza del sindaco Piero Presutti in un evento pubblico a piazza delle Mimose. 

Il disagio dei minori

Attualmente tra Tor Lupara e Santa Lucia si registra un livello molto alto di disagio sociale. Il fenomeno che caratterizza le aree limitrofe alle grandi città metropolitane, è stato acuito dall’emergenza epidemiologica per il coronavirus. Più in generale, basti pensare ai numerosi casi di cronaca che negli ultimi mesi hanno visto come protagonisti in tutta Italia ragazzi e bambini che non erano in grado di seguire la Didattica a Distanza (DaD) per mancanza di supporti adeguati. L’allontanamento dalla scuola dei bambini e dei ragazzi ha rappresentato un ulteriore scoglio da affrontare per tutte quelle famiglie che versano in una condizione di disagio economico e sociale.  

A cosa serve

“Il territorio offre poche opportunità educative e di aggregazione (soprattutto nell’area di Santa Lucia) – dichiarano gli estensori del progetto – tra i pre-adolescenti e gli adolescenti, sempre più liberi, che si trovano a dover fare i conti con bisogni e necessità da soddisfare, ma con sempre meno opportunità ed occasioni positive per soddisfarli; i luoghi degli incontri sono spesso luoghi superficiali e poco costruttivi”. Fatta eccezione per la parrocchia e i centri sportivi, sul territorio non esistono realtà per incontrarsi in contesti adeguati. Le Officine Creative Route 66 vogliono segnare una sorta di “sentiero alternativo” alla violenza e al degrado. Uno degli intenti è quello di scongiurare inserimenti in casa-famiglia, attivando percorsi educativi rivolti ai minori in difficoltà, coinvolgendo anche gli altri soggetti appartenenti ai rispettivi nuclei familiari. Il servizio è rivolto a quei ragazzi nella fascia che va dai 6 ai 17 anni, che spesso provengono da famiglie a basso reddito, a volte a rischio di allontanamento familiare. Ma è aperto anche a tutti gli altri ragazzi di Fonte Nuova delle stesse età che si avvicinano alle attività delle officine, manifestando il proprio interesse. 

Operatori e obiettivi 

Questi percorsi virtuosi verranno gestiti da cooperative e associazioni con competenze specifiche e una profonda conoscenza del territorio. La Lanterna di Diogene, già attiva a Fonte Nuova con progetti legati all’assistenza delle persone con disabilità e servizi per l’infanzia, si occuperà di redigere il piano di gestione e programmazione e di coordinare l’equipe educativa, prendendo in carico i minori per sviluppare i piani personalizzati.
L’accoglienza e la consulenza psicologica verrà fornita dall’associazione Aliseo Roma Onlus, che sarà responsabile anche della gestione degli spazi laboratoriali (Teatro Espressivo, Comunicazione Efficace, Digital Storytelling, Videomaker). Il progetto sarà supportato dalla Pro Loco di Fonte Nuova con l’impiego dei propri volontari. Obiettivi principali sono la rimozione e la prevenzione di ogni forma di disagio, offrendo a ogni singolo bambino e ragazzo gli strumenti per acquisire competenze, consapevolezza di sé attraverso una discussione e uno scambio di idee in un contesto positivo, all’interno di un gruppo coeso in grado di affrontare un percorso comune di crescita. 

Emanuele Del Baglivo