Home città Mentana Mentana, il primo Consiglio: blitz della maggioranza sul vicepresidente e ancora un assessore mancante. Polemiche dell’opposizione

Mentana, il primo Consiglio: blitz della maggioranza sul vicepresidente e ancora un assessore mancante. Polemiche dell’opposizione

Mentana, il primo Consiglio: blitz della maggioranza sul vicepresidente e ancora un assessore mancante. Polemiche dell’opposizione

Con il consiglio comunale di ieri 8 luglio è iniziata ufficialmente la stagione di Marco Benedetti come sindaco di Mentana. L’assise si è tenuta all’aperto nel Parco delle Rimembranze. I primi atti del nuovo consiglio hanno visto la votazione di presidente e vicepresidente con polemiche annesse, la presentazione della Giunta e delle linee programmatiche.

Votazione e polemiche – Con il voto compatto della maggioranza e la scheda bianca delle opposizioni, tranne una preferenza per il grillino David Perria, è stato eletto presidente Leandro Brunacci di “Uniti per Mentana”. Mentre questa elezione non ha suscitato particolari polemiche, la stessa cosa non si può dire per la votazione del vicepresidente che di norma spetta all’opposizione, una prassi per il ruolo di garanzia. Questa volta, però, non è andata così perché la maggioranza ha votato Michela Fioroni di “Mentana Nostra”, mentre l’opposizione si è espressa a favore di Arianna Plebani di Forza Italia, con un voto però sempre per il pentastellato Perria.

Presentazione della Giunta – Nell’occasione sono stati presentati anche i componenti della Giunta che aiuteranno Marco Benedetti nel governo della città. Si tratta di Tonino Tabanella e Laura Lucentini di “Mentana Nostra”, quest’ultima anche vicesindaco, Eleonora Galossi di “Uniti per Mentana” e Barbara Bravi di “Mentana Bene Comune”. Al momento gli assessori sono sprovvisti di deleghe, anche se la divisione delle competenze è emersa nei giorni scorsi dalle indiscrezioni e soprattutto resta da nominare il quinto assessore, che dovrebbe prendere appunto i Lavori Pubblici, casella di peso e è il caso di dire in sospeso sulla quale appare evidente come non si riesca ancora a trovare una sintesi in maggioranza. La volontà del sindaco è di distribuire le deleghe oltre che agli assessori anche ai consiglieri e ai delegati esterni: una linea adottata già in altri Comuni, come la Tivoli del civico per eccellenza Proietti, che nelle intenzioni dovrebbe garantire una partecipazione più ampia al governo della città. Anche qui non sono mancate critiche aspre da parte dell’opposizione di fronte a una squadra di governo ancora incompleta.

Linee programmatiche – Diversi sono stati gli obiettivi che il sindaco ha presentato nel suo discorso come l’istituzione di una commissione trasparenza presieduta dall’opposizione, gli interventi sui servizi sociali, la rivalorizzazione del centro storico, la creazione di una tangenziale che superi il problema del traffico di via III Novembre e via Nomentana, un trasporto pubblico più efficiente, una maggiore sicurezza e la digitalizzazione del Comune con la creazione di un’app specifica. Non sono mancati i momenti di scontro con l’amministrazione precedente, rappresentata in consiglio dall’ex assessore all’ambiente Arianna Plebani, sulla mancata presentazione del Bilancio e sull’assegnazione del servizio di raccolta dei rifiuti avvenuta in precedenza alla sentenza del Tar che ha bocciato la gara per l’individuazione del soggetto che si sta occupando della nettezza urbana.
Vincenzo Perrone

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