Mentana, il Tar annulla il bando sul centro di compostaggio. Esposto di Lega e FdI

Lega e Fratelli d’Italia si compattano, anche in vista dell’imminente campagna elettorale, e presentano un’interrogazione al sindaco di Mentana Marco Benedetti e contestualmente un esposto alla Procura della Repubblica di Tivoli in merito all’annullamento del Tar del bando europeo sul Centro di Compostaggio di collettività pubblicato dall’amministrazione comunale.

L’annullamento

Il Comune di Mentana pubblica il 24 novembre 2020 un bando di gara per la realizzazione del Centro di Compostaggio di collettività per un importo di 375 mila euro.  
All’appalto prende parte un unico partecipante a favore del quale viene disposta l’aggiudicazione ossia la costituenda Associazione Temporanea di Imprese fra Ecopans srl e Danima srl unipersonale, come spiegano anche i due consiglieri di opposizione di Lega e FdI nel testo dell’interrogazione.
City Net Ecologia e Ambiente srl, un’altra azienda interessata alla partecipazione non riesce ad accedere per via delle caratteristiche tecniche minime richieste dall’amministrazione comunale e fa ricorso al Tar. In particolare, lo scoglio è rappresentato da requisiti ben precisi dei macchinari specificati nel bando (in possesso di Ecopans) non ammettendo al riguardo né equivalenze, né migliorie. Il 16 aprile la giustizia amministrativa accoglie il ricorso e dichiara inefficace il contratto stipulato il 22 febbraio 2021 con Ecopans, in quanto le clausole del bando risultano “direttamente ed immediatamente escludenti nei confronti della ricorrente” e “assolutamente preclusive della sua partecipazione alla gara”.

L’interrogazione e l’esposto

Francesco Petrocchi e Giancarlo Coltella chiedono al sindaco “le ragioni per le quali siano state previste nel bando, quale requisito per la partecipazione, il possesso dei macchinari realizzati dalla Ecopans srl” e “se l’affidamento, nel frattempo, abbia avuto esecuzione e in quali termini”. Attraverso l’esposto alla Procura della Repubblica chiedono di verificare “se le prestazioni e forniture eventualmente effettuate da febbraio a oggi dall’aggiudicatario siano state pagate dal Comune e di quale importo si tratti” e “se gli atti siano stati già inviati alla Corte dei Conti, in quanto l’esborso di somme da parte della p.a., in ragione di un contratto dichiarato inefficace perché illegittimo, profila un danno erariale cui devono far fronte gli amministratori che saranno individuati come responsabili e se in tal senso siano state compiute omissioni”.