Guidonia, Maugliani: “Il Pd pronto a una svolta. Alleanza con i 5S? Impossibile”

Una sfida complessa ma il Pd ritroverà l’unità per mettersi così a disposizione della città, ne è convinto Rocco Maugliani arrivato a Guidonia Montecelio come commissario straordinario. Una prima volta per il segretario provinciale che scende in campo personalmente per guidare la costruzione di un nuovo partito democratico impegnato in una “grande campagna di ascolto in città”. E intanto le questioni politiche sono tutte sul tavolo, inclusa l’alleanza con i cinque stelle a Guidonia, che per ora non ha alcuna possibilità.

Mi dica intanto come mai avete commissariato il partito a Guidonia Montecelio.

Per rispondere all’appello dell’ex segretario Marcello Manni, che ringrazio per quello che ha fatto: ha guidato un Pd depotenziato dalle scorie del passato. Quindi con il sostegno del segretario regionale Astorre sono qui per aiutare a ricostruire il Pd. Ho già avuto una prima interlocuzione con i quattro consiglieri comunali e ho percepito una chiara volontà di andare oltre le divisioni per il bene del partito e soprattutto della città. È anche un investimento politico su Guidonia Montecelio: in otto anni di segreteria provinciale è la prima volta che personalmente faccio il commissario in una città. Guidonia è troppo importante e ha enormi potenzialità: la strada per l’unità è lunga ma ho già avuto la disponibilità a intraprendere un percorso reale.

Quindi i suoi sforzi in quale direzione andranno?

Ho fissato un attivo aperto a tutti sulla piattaforma digitale e nonostante il forte rispetto per il manuale Cencelli, credo che il problema non sia il bilancino tra le correnti. Anzi, alle diverse aree politiche chiederò di mettere a disposizione le loro risorse migliori perché saremo protagonisti di una grande campagna di ascolto in città. La crisi sanitaria che stiamo vivendo, questa emergenza, ha generato una crisi sociale pesantissima e noi staremo dove questa crisi ha generato le ferite peggiori. Abbiamo bisogno di entrare nella città, apriremo un confronto con i sindacati, con le imprese, con i commercianti, con i lavoratori di ogni settore. E anche sul piano dell’emergenza sanitaria ci sono temi sui quali l’amministrazione comunale non ha dato risposte. I nostri gruppi di lavoro saranno aperti a chiunque voglia condividere la strada con noi.

Senta Maugliani, i cinque stelle sono entrati nel Governo regionale di Nicola Zingaretti. Come valuta questa operazione?

Molto positivamente, la collaborazione con i cinque stelle è nata da fatti reali, da una vera collaborazione nelle materie. Un percorso intrapreso da inizio consigliatura e maturato grazie al confronto sui temi: il merito di questo va a Nicola e alla Corrado, alla Lombardi, ai cinque stelle che si sono resi disponibili a superare le divisioni.

In Regione insieme, ma a Guidonia siete all’opposizione dei cinque stelle. Come è la valutazione sull’operato dell’amministrazione?

Fortemente negativo, anche il lavoro del gruppo ha evidenziato un dialogo sempre difficile con l’amministrazione. Hanno chiesto un’interlocuzione con noi quando erano in crisi con i numeri, noi nonostante l’impatto negativo dell’opinione pubblica, il giudizio negativo diffuso, ci siamo resi disponibili a un confronto sui temi. Si trattava per noi di una forte apertura di credito che purtroppo non è stata capita. Noi non volevamo i posti in Giunta, non ci servono, ma volevamo pari dignità nella gestione, nel merito delle scelte politiche. Invece per loro non si trattava di fondare un nuovo inizio per l’amministrazione, ma di trovare il tredicesimo o il quattordicesimo.

Lei traghetterà il Pd fino al congresso? Immagino non ci siano date.

È evidente che il commissariamento è un fatto straordinario, con lo scopo di restituire al gruppo dirigente la piena autosufficienza con nuove condizioni. Lo so che è difficile ma ho piena fiducia nei singoli e ho piena fiducia nella capacità dei singoli di fare squadra.

Quindi guiderà lei il Pd nei mesi caldi delle trattative per le elezioni comunali del 2022.

Lo vedremo, comunque con il mio ruolo da segretario provinciale mi occupo delle amministrative.

In Regione c’è l’alleanza, ma a Guidonia bocciate l’amministrazione. L’anno prossimo che accadrà? Ci sono possibilità di vedere anche in città un accordo Pd e Cinque Stelle?

Allora, da quello che succede a livello nazionale e regionale è evidente che noi non abbiamo preconcetti verso i cinque stelle, crediamo che il Pd debba essere perno di una coalizione che è da costruire. Ma a Guidonia non ci sono le condizioni per una alleanza con i cinque stelle, non esistono le condizioni minime perché hanno la sindrome dell’autosufficienza e si è visto sull’amministrazione spicciola come sui macro processi: ospedale tiburtino, Ryder Cup, Ferrovia. Questioni che chiamano in causa il Governo e la Regione e su cui invece c’è stata una gestione completamente autoreferenziale. Saremo disposti a ricrederci sono se ci sarà un segnale di reale discontinuità a cominciare da chi ha mostrato fortissimi limiti di guida, il sindaco Barbet. L’alleanza a Guidonia invece può essere costruita con un fronte ampio di forze civiche con cui condividere una nuova visione di città.

Un fronte civico già c’è, è il Polo civico. Quindi sono possibili interlocutori?

Noi siamo disposti a interloquire sui temi con tutti tranne che con Lega e Fratelli d’Italia. Dipende dall’esistenza di una visione compatibile. L’alleanza è possibile solo se c’è la totale assenza di subalternità: il Pd non è subalterno a nessuno, ma siamo disponibili a confrontarci con tutti.

Ci sono diversi fronti caldi a Guidonia che saranno al centro della campagna elettorale e, prima ancora, dei programmi delle coalizioni. Cave e Tmb, sicuramente.

Sulle cave riteniamo che serva una interlocuzione forte con la Regione e che l’amministrazione, appunto in linea con quello che le dicevo prima, esca dalla sindrome dell’autosufficienza. Prima quando volevano mandare a casa i lavoratori con un approccio punitivo verso il settore e ora che sono passati all’estremo opposto, con un atteggiamento acritico. Oggi che i cinque stelle sono anche al governo del Lazio, a maggior ragione si deve fare un lavoro insieme con la Regione. Come Pd non abbiamo alcun preconcetto verso gli imprenditori, certo è che noi siamo il partito che sta con i lavoratori e la legalità, con i diritti dei lavoratori e la legalità.

L’apertura del Tmb a Guidonia, il ciclo dei rifiuti, la recentissima bufera giudiziaria. Da dove ricominciare?

Vede c’è una cosa che sarebbe esilarante se non fosse drammatica a Guidonia. Esponenti del centrodestra, i veri responsabili della costruzione del Tmb a Guidonia, che vengono a fare la lezione a noi. Io sono stato il primo firmatario del ricorso al Tar contro l’impianto, insieme a Mario Lomuscio allora segretario cittadino, a Emanuele Di Silvio che era capogruppo, ai consiglieri Rita Salomone, Patrizia Carusi, Simone Guglielmo, Rocco Cisano, Paola De Dominicis e Domenico De Vincenzi. Un nome, quello di Domenico, che faccio con grande sofferenza sapendo di non potermi confrontare con lui. Eppure, coloro che hanno messo in piedi il Tmb oggi ci dicono che sono contrari. La nostra posizione sul Tmb è chiara e coerente, sicuramente più di chi ha votato in consiglio per farlo costruire. In provincia di Roma il tema è arrivare al superamento di quella tecnologia vista la percentuale altissima di raccolta differenziata. L’impianto di Guidonia andava riconvertito, questa è la verità, il tema oggi è il compostaggio cioè un’altra partita in cui vogliamo giocare in attacco e non in difesa. Quindi il nostro no al Tmb non è frutto di un preconcetto: è un impianto voluto dal centrodestra e che ci ritroviamo dopo diverse vicende giudiziarie e sul quale crediamo serva un supplemento di riflessione, senza scordare le responsabilità.