Madonna delle Rose, scontro a Mentana sull’iscrizione del debito a bilancio

Scintille in Consiglio a Mentana nella serata di ieri, sul tavolo la delibera sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio. La Lega denuncia irregolarità nella contabilità in relazione al rimborso dovuto all’Università La Sapienza per quel che riguarda il contenzioso su Madonna delle Rose. La maggioranza dopo il parere favorevole dei Revisori dei Conti approva la delibera iscrivendo a bilancio solo la cifra delle tasse sulla sentenza, non prevedendo il rimborso di 13 milioni dato che vi è ancora in atto una trattativa. L’opposizione non ci sta e non partecipa alla votazione.  

Il provvedimento

Il sindaco Marco Benedetti ha spiegato come sia stata iscritta a bilancio la cifra corrispondente alla tassazione della sentenza, specificando che “la registrazione della sentenza non è ovviamente il pagamento del risarcimento del danno così come stabilito nel secondo grado di giudizio, ma è la tassa che si paga per registrare la sentenza del procedimento che c’è stato. Questa somma corrisponde a 422 mila euro perché è commisurata al valore della sentenza, di cui la metà viene presa dal fondo che avevamo predisposto per i danni successivi provenienti dalla causa di Madonna delle Rose, un’altra metà la finanziamo con un’entrata dal Comune di Fonte Nuova che partecipa al 49,8%”. Benedetti ha sottolineato come il parere fornito dai Revisori dei Conti sia “assolutamente favorevole” nei confronti di questa delibera, nonostante l’esclusione dalle voci di bilancio della somma di 13 milioni dovuta alla Sapienza. La trattativa tuttora in corso tra l’amministrazione mentanese e l’università, con il coinvolgimento del Comune di Fonte Nuova, rende la situazione piuttosto tesa in quanto senza un accordo il Comune di Mentana rischia seriamente il dissesto finanziario. Dall’intervento in Consiglio di Matteo Alesiani di Mentana Nostra traspare un certo ottimismo in vista di una risoluzione della trattativa. “Bisogna sottolineare come queste preoccupazioni si siano tradotte in questi mesi, dalla fine della vicenda giudiziaria fino ai nostri giorni, da parte di questa amministrazione in una continua ricerca di una soluzione. E la via è stata trovata, è stata ampiamente tracciata”. Secondo Alesiani la trattativa procede nel modo giusto e, sostanzialmente, il Collegio dei Revisori dei Conti sta tenendo in considerazione questo aspetto. Il consigliere di maggioranza ha spiegato che l’università e il Comune di Fonte Nuova hanno lanciato dei messaggi positivi in vista di un accordo che potrebbe essere chiuso, anche se non in tempi brevissimi.

Petrocchi: “A mesi di distanza mi aspettavo un accordo”

“C’è una grave omissione in questa delibera, nella quale incombe un convitato di pietra che è sostanzialmente il debito che purtroppo il nostro Comune ha nei confronti dell’Università La Sapienza di Roma che ammonta a circa 13 milioni di euro”, ha denunciato in consiglio il capogruppo della Lega Francesco Petrocchi. “Io mi sarei aspettato a mesi di distanza dalla sentenza che oggi il sindaco fosse venuto in Consiglio con un accordo con l’università che prevedesse qualunque tipo di convergenza che potesse nell’ambito della legalità scongiurare il dissesto finanziario del Comune di Mentana, che è incombente. Il sindaco decide in modo sorprendente e con grande irresponsabilità di non affrontare il tema”.  
L’esponente leghista nei giorni scorsi aveva avuto anche una interlocuzione ufficiale con il Collegio dei Revisori dei Conti che si era espresso in modo favorevole in merito a questa delibera. Petrocchi aveva chiesto al Collegio perché non si fosse tenuto conto “degli articoli 193 e 194 del Tuel che prevedono l’obbligatorietà dell’iscrizione in bilancio delle sentenze esecutive. Tanto che rispetto a un analogo debito derivante da sentenza esecutiva il Comune si è comportato di conseguenza e l’ha iscritto”. Nel caso in cui le trattative non dovessero andare a buon fine, “lo stesso Collegio dei Revisori ha ribadito la sua preoccupazione per l’incombente pericolo”, ha aggiunto Petrocchi.