Lombardo: “Intesa con il Pd, scelta che rivendico”

E senza squadra non c’è governo. Altro blocco dell’intervento del sindaco Mauro Lombardo ha toccato gli assetti. Il civico ha presentato la Giunta: Paola De Dominicis vicesindaco e Ambiente, Mario Proietti ai Lavori Pubblici, Anna Mari all’Urbanistica, Cristina Rossi ai Servizi Sociali, Michela Pauselli alla Cultura e Pubblica Istruzione, Stefano Salomone al Personale e al Commercio, Alberto Cuccuru al Bilancio, Finanze e Tributi.

Poi sono arrivate le valutazioni politiche: “Chiudere questa Giunta è stato facile, facilissimo. Di solito non è semplice stabilire le rappresentanze e attribuire le deleghe, ci vuole intelligenza non del sindaco ma delle liste e della maggioranza. Ci siamo riusciti senza drammi e liti, aggiustando quello che andava aggiustato in pochi giorni. Io sono soddisfatto e lieto e vi ringrazio”.

Tre gli aspetti evidenziati dal sindaco di fronte ai consiglieri comunali. “Avevamo promesso alla città Giunta competente e rappresentativa e di soli guidoniani, nel complesso la mia Giunta lo è. La rappresentatività è ancor di più espressa dal fatto che ogni lista che partecipa è rappresentata”.

Secondo nodo quello più hot, l’allargamento della maggioranza al Pd. Lombardo è schietto nella consapevolezza di avere compiuto “una scelta inusuale e straordinaria, sorprendente, prima di tutto per me e che però io ho voluto e che rivendico”. Racconta la genesi di questa intesa nata tra primo e secondo turno quando il Pd “ha dichiarato con coraggio di preferire la nostra proposta politica chiedendo agli elettori di votare per il nostro programma. Questo mi ha inorgoglito”. Si rivolge agli avversari (incluso il Pd) che li hanno apostrofati in campagna elettorale come i finti civici, come la coalizione degli ex: “Io sono un An, un ex del Msi, io in questa città sono arrivato da segretario del Fronte della Gioventù e sentire il Pd dire noi apprezziamo non la sua storia ma il suo progetto e la sua capacità manageriale, allora mi fa dire, avevamo ragione noi a credere che il civismo è possibile. Io non cambio le mie idee ma qui stiamo facendo gli amministratori locali. Quando ripareremo le buche e faremo l’ospedale faremo una cosa di destra, di centro o di sinistra? Faremo una cosa da guidoniani”. Un passaggio poi Lombardo lo ha speso per l’ex competitor che era il candidato sindaco dei progressisti e che entrerà nella sua Giunta.

“Alberto Cuccuru è un pezzo importante di questa città, perché i partiti in cinque anni hanno detto che era un potenziale ottimo sindaco. Cinque anni fa il centrodestra, adesso il centrosinistra, ma siccome lui la tessera di partito non l’ha mai avuta ed è un civico, allora anche io mi prendo questa personalità, questa esperienza e questo pezzo di città e me la porto in Giunta. Ho veramente apprezzato Alberto perché alza il tasso civico della mia Giunta”. E certo non può mancare il riferimento al rapporto con la Regione, Lombardo nomina Zingaretti, Gualtieri, lo stesso Letta. Ma non dimentica Salvini e Tajani. “Noi con i partiti dialoghiamo”. L’era civica inizia così.