“Lo so, sono malato. Curatemi”, il 48enne di Guidonia accusato di pedofilia davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia

“Lo so, sono malato. Ho chiesto di poter seguire una terapia in carcere”. Sarebbero queste le parole pronunciate dal 48enne organizzatore di eventi di Guidonia nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip e messo di fronte alle terribili accuse che hanno fatto scattare per lui la custodia cautelare in carcere: violenza sessuale e corruzione aggravate e continuate nei confronti di minorenni. Incontri che, quando avvenivano in casa sua, venivano filmati con una telecamera nascosta. La conferma dell’esistenza di queste immagini choc è arrivata con la perquisizione effettuata nella sua abitazione dopo l’arresto. Una decina le piccole vittime identificate, ma si teme che siano molte di più. Al vaglio degli inquirenti ci sono ora oltre 5mila video sequestrati in quella casa e in gran parte ancora da analizzare per separare ciò che serve all’indagine dal materiale di lavoro dell’uomo. Subito dopo l’arresto aveva respinto quelle accuse: “Io voglio bene ai bambini”, si era difeso. Ora comincia dunque a fare le prime ammissioni: “Sono malato. Ho bisogno di cure”. RedCro

(nelle immagini la strumentazione occultata in casa per la ripresa video trovata dalla polizia durante la perquisizione)