Home città Guidonia Lettera del Pd al commissario: “Isola ecologica e smaltimento dell’umido affidato senza gara, fare luce”

Lettera del Pd al commissario: “Isola ecologica e smaltimento dell’umido affidato senza gara, fare luce”

Lettera del Pd al commissario: “Isola ecologica e smaltimento dell’umido affidato senza gara, fare luce”

A un passo dallo scioglimento, la ex Giunta Rubeis/Di Palma mette in cantiere provvedimenti che finiscono adesso sotto la lente del Pd. Con una lettera indirizzata al commissario il gruppo uscente guidato da Patrizia Carusi (l’unico ex consigliere a non aderire è Rita Salomone), si chiede al viceprefetto Giuseppe Marani di mettere mano al caso rifiuti tra affidamenti diretti e isola ecologica.

Isola ecologica e umido – Il 30 maggio l’esecutivo ha autorizzato il centro di raccolta comunale dei rifiuti di via Lago dei Tartari che dopo lunga odissea apre i battenti: un iter partito nel 2009, quello dell’isola ecologica e arrivato al 14 aprile 2016, tanti soldi spesi e collaudo con adempimenti urbanistici finalmente conclusi. Va alla Tekneko, come previsto dal mega appalto per la raccolta della spazzatura che la società si è aggiudicata a Guidonia Montecelio. “Riteniamo che quel sito non potrà e non dovrà mai essere utilizzato per la trasferenza dell’umido”, spiega Domenico De Vincenzi, e dal settore Ambiente fanno sapere che “l’ipotesi c’era ma non sarà così”. D’altronde sempre la stessa azienda ha preso il servizio di smaltimento dei rifiuti organici con un affidamento diretto, senza gara.

Diretto per diretto – Il 12 aprile infatti il dirigente di settore Gerardo Argentino ha affidato lo smaltimento della frazione umida alla Tekneko srl e MM Fratelli Morgante srl, al costo di 130 auro a tonnellata per le casse pubbliche, sotto gli effetti dell’inchiesta della magistratura che ha acceso i riflettori sul precedente affidamento diretto che andava avanti dal 2012, costato otto avvisi di garanzia. Il Comune quindi che ha deciso di fare? Ha tagliato i rapporti con la precedente società sull’onda di contenziosi passando il servizio a Tekneko. Da un affidamento diretto all’altro, senza gara pubblica perché – come lo stesso dirigente ha ripetuto a più riprese – il bando non si riesce ad avviare visto che mancano i soldi per la pubblicazione, 13mila euro. “Questo ha consentito di espletare il servizio in regime di proroga e contemporaneamente ha consentito alla società Tekneko – scrive la Carusi a nome dei democratici – che gestisce la raccolta dei rifiuti in città di vedersi ampliati i servizi, rispetto all’appalto originario. Nuovi servizi assegnati in modo diretto contro ogni dettame normativo. Per questo – dicono al commissario – si chiede la revisione degli atti”.

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