Imelda Buccilli: “Ryder Cup opportunità fondamentale”

Insegnante in pensione, ex consigliera Pd e ora candidata sindaca della coalizione progressista composta da M5S, Rinascita di Fonte Nuova e Demos. Imelda Buccilli è sicuramente un volto noto per la maggioranza dei cittadini di Fonte Nuova. Nonostante questo, la sua vuole essere una candidatura di rottura rispetto agli schemi proposti dagli altri due competitor alle prossime amministrative del 12 giugno.

Dopo l’esperienza nella maggioranza di centrosinistra a sostegno della giunta Cannella, lei ha scelto di tornare a candidarsi e stavolta da sindaca. Cosa ha influito su questa decisione e cosa pensa di poter dare a Fonte Nuova?

La prima volta che ci siamo presentati con la lista “Rinascita di Fonte Nuova”, che ho fondato insieme ad Antonio Di Pietro ed il nostro gruppo, era nelle scorse amministrative del 2017. In quella tornata elettorale abbiamo ottenuto un risultato molto importante con quasi 900 voti e il 20% dei votanti nella circoscrizione di Santa Lucia, decisamente un buon riscontro verso la nostra esperienza di governo. Oggi i tempi sono maturati ed il gruppo di Rinascita ha espresso la mia candidatura a sindaca, perché c’è la necessità di dare un forte segno di discontinuità con il passato e con il modo di fare ed interpretare la politica sul territorio. Una scelta che ha incontrato il favore del Movimento 5 Stelle, con cui collaboriamo da tempo, e di Demos-Democrazia Solidale con cui l’intesa è stata trovata sin dall’inizio.

Nella coalizione che sostiene la sua candidatura ci sono M5S, Rinascita di Fonte Nuova e Demos. Queste ultime si presenteranno con una lista congiunta. Con il Pd sarebbe stata una perfetta coalizione di centrosinistra. Cosa ha impedito un accordo con i dem?

Il PD ha deciso di sostenere la coalizione Presutti che ha al suo interno Fratelli D’Italia. Ci chiediamo ancora oggi cosa abbia spinto un partito che si definisce progressista e democratico ad un’alleanza con la destra. La nostra porta è sempre stata aperta, ma evidentemente hanno avuto la meglio logiche che non conosciamo. Gli elettori sapranno sicuramente fare le dovute valutazioni.

Fervono i preparativi per la Ryder Cup a Marco Simone. Il M5S ha criticato in più di un’occasione l’assenza del sindaco Presutti ai tavoli regionali. Cosa può dare questa manifestazione a Fonte Nuova e perché è così importante essere più presenti?

Per Fonte Nuova questa è un’opportunità fondamentale perché rappresenta la più importante occasione per ammodernare le nostre arterie viarie principali, penso ad esempio ad una messa in sicurezza della via Palombarese con le realizzazioni di marciapiedi o di una pista ciclo-pedonale, illuminazione compresa, che collegherebbe il centro abitato di Santa Lucia direttamente con la Centrale del Latte, punto potenzialmente strategico per il futuro collegamento con la metro di Roma. Partecipare ai tavoli decisionali significa rappresentare la propria comunità e battersi affinché le risorse vengano destinate sul proprio quadrante e sul territorio e dovrebbe essere una priorità per un sindaco prendervi parte. Sono in contatto con il consigliere regionale Valerio Novelli e devo dire che sta facendo un grande lavoro in Commissione Trasporti per dare una spinta ai cantieri ed alle infrastrutture legati alla viabilità in vista dell’evento. Bisogna lavorare tutti in sinergia dalla Regione Lazio al Comune a prescindere dai colori politici, questo è il mio modo di vedere ed intendere l’azione amministrativa.

Lo sport è uno dei temi che ha più a cuore, tra le vostre proposte c’è quella di rendere il Campo XII Apostoli un impianto polisportivo. Quali sarebbero i vantaggi?

Fonte Nuova ha un vero e proprio impianto sportivo che potrebbe essere un polo attrezzato per lo sport. Ad oggi non viene sfruttato come dovrebbe e noi invece vogliamo puntare al suo rilancio completo in modo da poter caratterizzare Fonte Nuova come la città dei ragazzi, con attrezzature di qualità, in grado di poter portare i giovani ai più alti livelli sportivi.

Madonna delle Rose e Chiesa Bruciata restano due grandi nodi da sciogliere. Cosa avete pensato per risolvere queste due situazioni e riqualificare le due aree?

Dobbiamo cambiare completamente il punto di vista su queste aree di sviluppo. Qualsiasi progetto non deve più essere occasione di nuove speculazioni edilizie legate ai due interventi. È necessaria, quindi, una progettazione che vada proprio in questa direzione.

La scuola è un altro tema centrale per il territorio. Lei è un’ex insegnante e conosce molto bene le criticità di Fonte Nuova sotto questo punto di vista. Qual è la sua ricetta?

Partiamo dall’ascolto delle istituzioni scolastiche per realizzare insieme i progetti di sviluppo del sistema di istruzione dei nostri ragazzi. Puntiamo su un piano di riqualificazione ed ottimizzazione delle infrastrutture, penso ad esempio alla scuola di via lago di Bracciano, ad oggi ancora chiusa, ed alla materna di via Valle dei Corsi che rappresentano uno scandalo per i nostri ragazzi costretti a fare lezione in aule arrangiate, pagate a carissimo prezzo al privato da tutti noi.
Dobbiamo offrire ai nostri ragazzi luoghi per incontrarsi, studiare e condividere insieme esperienze e crescita culturale e sociale. Curare finalmente lo sviluppo di una comunità, ripartendo dai giovani che sono il nostro futuro.

Ogni mattina migliaia di cittadini tra Tor Lupara e Santa Lucia si recano al lavoro a Roma. Nonostante gli sforzi degli ultimi anni, la viabilità resta uno dei problemi principali di Fonte Nuova. Come pensate di intervenire in questo ambito?

Come accennavo prima, la viabilità può essere in parte risolta con gli investimenti mirati della Ryder Cup, e con un serio piano di potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, mettendo in collegamento il comune di Fonte Nuova con la stazione ferroviaria di Guidonia Montecelio oltre che quella di Monterotondo (questo grazie alla revisione dei percorsi del TPL – traporto pubblico locale). Più volte abbiamo sollevato la questione nelle commissioni competenti, con progetti concreti, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta in merito. Non appena saremo al governo della città realizzeremo il nostro piano sui trasporti che prevede un sostanziale miglioramento del sistema di viabilità alternativa alla Nomentana ed alla Palombarese. Penso ad esempio al rilancio del collegamento tra via Molise e via di Santa Lucia per spostamenti più comodi e veloci dei cittadini tra le due frazioni, e a via Monte Bianco che potrebbe invece essere la nuova arteria di collegamento soprattutto per i mezzi pesanti e per decongestionare i centri abitati. Inoltre c’è da mettere mano ad un sistema di sensi unici che prevedano la realizzazione di marciapiedi o camminamenti pedonali (come quello che abbiamo realizzato al polo scolastico di via Appennini) per un comune accessibile a tutti. Una viabilità, quindi, più a misura delle esigenze dei cittadini e dei pendolari. Abbiamo le ricette per farlo e dobbiamo riuscirci.