Il teatro “riapre” il Castello. Sant’Angelo Romano ricomincia dalla cultura

Le porte del Castello Orsini-Cesi di Sant’Angelo Romano, chiuse da anni, si sono riaperte ieri sera grazie al teatro. In scena, con un monologo da brividi, Lisa Ferlazzo Natoli, accompagnata al clarinetto basso da Gabriele Coen. Al centro dell’intensa serata la storia di Gladys Eysenach, tratta dal romanzo Jezabel di Irene Nemirovsky.
E’ il progetto “Piccoli Comuni si raccontano” della Regione Lazio realizzato da ATCL in collaborazione con LazioCrea che riprende dopo l’interruzione in autunno dovuta all’emergenza sanitaria. E Sant’Angelo Romano è tra i 14 piccoli Comuni entrati nel circuito che porta teatro, danza, musica e incontri per un itinerario “fantastico” di riscoperta del territorio laziale.
Per Sant’Angelo, ieri, ha rappresentato la riapertura del più importate luogo culturale rimasto in ombra per molto tempo, negli ultimi due anni a causa della pandemia. E da qui si riparte per rilanciare il Castello come ha sottolineato la sindaca, Martina Domenici, introducendo la serata: “E’ motivo di soddisfazione per noi far parte di questo circuito – ha detto -. Portare spettacoli di rilievo anche nei piccoli comuni contribuisce al rilancio delle nostre comunità. Siamo consapevoli che bisogna far leva anche sulla cultura per ripartire dopo la pandemia. C’è infatti un grande bisogno di ritemprare l’anima”. Ieri sera un’anteprima di un programma che a breve vedrà il Castello di nuovo aperto.