Il pazzo sabato social della politica di Guidonia

Quel pazzo sabato social inizia di mattina presto quando dal profilo di Paola De Dominicis tuona un messaggio che ricorda a Guidonia Montecelio quanto sia sbagliato l’accordo cinque stelle e pd che ha causato la sua uscita dal partito. La ormai ex capogruppo sceglie i tempi in maniera davvero scientifica perché da lì a due ore al Car sarebbero arrivati i big romani per benedire il nuovo governo bicolore che ha visto l’ingresso dei democratici nella giunta di Michel Barbet.

È solo l’inizio di ventiquattro ore a dire poco scoppiettanti.

Lo spazio antistante l’ingresso della sala del Car pullula di gruppetti ben assortiti, cinque stelle e democratici, con l’aria un po’ spaesata, attendono la partenza della kermesse. Si guardano, si sorridono, sarà vero? Sembrano chiedersi, i più rilassati in apparenza sono loro, i big, il presidente del consiglio regionale Marco Vincenzi, il vice della Giunta del Lazio Daniele Leodori e il senatore Bruno Astorre, parlano, scherzano, prima di sedersi nella prima fila tutta dedicata alle autorità. C’è il consigliere regionale cinque stelle Valerio Novelli, l’assessore regionale sempre cinque stelle Roberta Lombardi, mentre la collega Valentina Corrado arriverà con un collegamento da plancia di comando di Star Trek, e poi c’è il deputato Sebastiano Cubeddu che ha lavorato con forte convinzione alla riuscita di questa titanica impresa politica, e ancora dall’altra parte rispetto ai suoi compagni di partito (ma sarà stato casuale), l’assessore regionale democrat Mauro Alessandri di cui si sentirà parlare a Guidonia, perché nelle sue competenze c’è il pacchetto infrastrutture Ryder Cup.

È un fiorire di nomi forti, insomma, in presidenza il sindaco Michel Barbet e il segretario provinciale del Pd Rocco Maugliani che ha messo tutto se stesso nel lancio di questa esperienza a Guidonia, insieme guidano la nuova nave in mare aperto, con i due capigruppo, Matteo Castorino e Mario Lomuscio. Benissimo. La sala è tutto un guardarsi di sottecchi. Simone Guglielmo, che ha espresso Rosaria Morroi uno dei due assessori democratici entrati in esecutivo (l’altra Alessia Molinari è vicina a Emanuele Di Silvio), resta in piedi sul fondo quasi tutto il tempo, non è facile per nessuno, si capisce.

D’altronde dall’altra parte del campo, che ora è lo stesso, risuona la sedia vuota del grande assente Giuliano Santoboni, ex capogruppo cinque stelle, il più votato del movimento, tra i più restii a cominciare la nuova avventura. Santoboni non c’è ma “è giustificato” suggerisce qualcuno fuori, insomma nessuna questione politica. Così con un intervento dopo l’altro, l’atmosfera si scioglie, è chiaro che la nuova alleanza punta dritta a creare un progetto politico per le prossime elezioni amministrative 2022, ma mentre i microfoni si accendono e si spengono, fioccano i commenti social. Tra i più attivi Claudio Caruso, ex cinque stelle oggi all’opposizione che puntella la live a suon di “traditori”.

Gli oppositori in consiglio si fanno sentire con un post, con una storia, ma è dopo, quando la kermesse politica del Car ha chiuso i battenti già da un po’ che la piazza social si rianima di colpo. Merito di Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio in persona che getta il suo occhio sulla terza città del Lazio, al di là del grande raccordo anulare dove tra il primo e il secondo turno di Roma, il partito democratico è entrato nella Giunta cinque stelle. Non è l’unico fatto politico del genere della giornata, nelle stesse ore i cinque stelle formalizzano a Latina il sostegno al candidato sindaco del centrosinistra Damiano Coletta in sfida con Vittorio Zaccheo al ballottaggio, ma Guidonia è importante, almeno così dicono i big in queste occasioni. Guidonia conta. Anzi “Guidonia prima di tutto” suona il claim dell’evento del Car. Tant’è che Zinga fa un post Facebook intorno alle 16 di sabato pomeriggio.

“Nuove alleanze, larghe, in un sistema maggioritario, è l’unico modo per opporsi e vincere contro le destre e governare bene l’Italia che attende riforme e risposte. Noi nel Lazio lo facciamo, abbiamo iniziato in Regione con una maggioranza che fa le cose e che va da Azione fino ai 5Stelle. Ora è la volta di Guidonia. Avanti così, governare per risolvere i problemi delle persone”.

“Ora è la volta di Guidonia”, ed è subito bagarre. I like alla fine saranno circa 1250 ma è sotto tra i 500 commenti che avviene di tutto. La platea si schiera tra favorevoli e contrari, il post di Zingaretti si trasforma in una tribuna politica a distanza, in un lancio di messaggi nemmeno troppo criptati di nuovi e vecchi rancori, di mancate aspirazioni e rinnovati tamburi di guerra. Dopo circa un’ora dalla pubblicazione, infatti, si palesa Aldo Cerroni, civico a Guidonia, renziano del gruppo operativo in Regione di Marietta Tidei superato il confine cittadino. Il presidente di Guidonia Domani interviene perché, si capisce, non può sopportare che possa passare il messaggio che anche a Guidonia come in Regione Lazio, Azione e Italia Viva stiano nella nuova maggioranza locale.

“Caro Zingaretti, per fortuna a Guidonia Montecelio Italia Viva ed Azione non saranno mai parte di questa scellerata, incapace e perdente coalizione. Gli esponenti dei due partiti hanno da tempo espresso la propria disapprovazione ed ovviamente rimangono saldamente all’opposizione della peggiore Giunta di sempre. Pertanto o l’hanno male informata o chi l’ha informata è scorretto e in mala fede. Io starei attento a chi la circonda”.

Che temperature hot. Quindici like, uno di Paola De Dominicis che i bene informati d’altronde danno come ormai sempre più vicina al gruppo di Aldo Cerroni, chissà se in ingresso proprio in Azione o magari in Italia Viva. Ma c’è da stare sicuri che la De Dominicis si ricandiderà. D’altronde entrambi i simboli a Guidonia, al di là delle formalità e ognuno per carità con i propri legittimi portavoce, sono nella sfera d’influenza dell’avvocato Aldo Cerroni, presidente della lista Guidonia Domani del nuovo polo civico e riferimento di fatto anche delle due formazioni. E sotto il post di Zingaretti si va avanti, la consigliera regionale di Fdi Chiara Colosimo copia e incolla l’agenzia stampa che riporta le sue dichiarazioni contro la nuova Giunta locale cinque stelle Pd, Rocco Maugliani invece commenta: “Grazie per l’appoggio Nicola. Ti abbiamo sempre sentito vicino. In questo frangente e in tutti gli altri”.

E così nella Guidonia social si sperimentano magiche alchimie, “leggo che il Pd e il Movimento5Stelle, secondo le ricostruzioni (giustificazioni) di alcuni importanti esponenti di maggioranza, si sarebbero accordati per evitare la vittoria della destra clientelare. Vorrei dire a questi signori che noi lezioni di moralità da loro non le accettiamo, perché sappiamo chi sono”, ruggisce la neo-forzista Arianna Cacioni e subito sotto il commento di Cerroni. “Mi pare proprio così!”, con il punto esclamativo, quindi con tanta convinzione. Finita lì? Ma no.

La foto del palazzo bianco di Guidonia Montecelio, seppure preso in un giorno grigio di pioggia, compare sulla bacheca Facebook di Marietta Tidei. La consigliera regionale di Italia Viva vista l’aria sarà stata costretta a intervenire per un paio di ragioni. Da una parte rassicurare che in regione va tutto tutto bene (ripetizione voluta), dall’altra mettere i distinguo su Guidonia.

“Rimaniamo fortemente critici nei confronti del Sindaco di Guidonia Montecelio Barbet e crediamo sia un errore lanciare una scialuppa di salvataggio ad una amministrazione agonizzante. Sbaglia chi paragona questo accordo a quello siglato in Regione qualche mese fa. La nostra lealtà alla giunta regionale non è in discussione perché l’accordo è stato costruito su un programma che il Presidente si è impegnato a portare avanti anche e malgrado l’ingresso in maggioranza del M5S sul quale al tempo abbiamo manifestato perplessità ma che abbiamo accettato in nome del buon governo e delle garanzie di rispetto del programma fornite dallo stesso Presidente.  Il nostro giudizio sulla giunta 5 stelle di Guidonia Montecelio è invece pessimo. Crediamo che il Sindaco Barbet sia stato sul piano dei risultati uno dei peggiori dell’intera regione. La maggioranza 5 stelle ha governato male ed ha determinato ingenti ritardi nella programmazione dello sviluppo della terza città del Lazio, il Sindaco Barbet ha brillato solo per inconsistenza. Ogni partito decide legittimamente sui propri compagni di viaggio ma leggiamo, come molti in città, questa alleanza, a 6 mesi dal voto, come un errore politico ed un ulteriore danno ad una città sofferente e che ha una grande voglia di rinascita e di riscatto. Italia Viva sarà certamente in opposizione a questa maggioranza e impegnata a costruire l’alternativa con determinazione e passione”.

Per stare dietro a scacchiere, alleanze, non è facile. E siamo solo a ottobre.