Home Interviste Guidonia, Tortora attacca il Biplano: una lista di riciclati. E su Di Palma, “tanta delusione”

Guidonia, Tortora attacca il Biplano: una lista di riciclati. E su Di Palma, “tanta delusione”

Guidonia, Tortora attacca il Biplano: una lista di riciclati. E su Di Palma, “tanta delusione”

di Gea Petrini

Ci sono già sedici nomi nella lista Guidonia Popolare, l’ex consigliere di maggioranza Antonio Tortora è stato il primo a presentare il simbolo in questa lunga marcia che condurrà alle elezioni amministrative del 2017. Candidato sindaco, convinto a dire no alle alleanze, lancia strali agli ex colleghi confluiti nel Biplano, mentre ammette “delusione” e “amarezza” per gli scandali giudiziari che stanno travolgendo l’ex governo. Soprattutto per Andrea Di Palma.

Siete stati i primi a scendere in campo, che lavoro avete portato avanti in questi mesi?
Ci siamo impegnati a cucire una rete, coinvolgendo nel nostro progetto amici ed ex candidati di circoscrizione, come Bello a Colle Fiorito. Una caratteristica che sta emergendo è l’adesione di tanti giovani. Sarà una lista giovane e nuova.

Vi ponete al di fuori degli schieramenti. Né con la destra, né con la sinistra.
Io non farò accordi fino alla fine. Il candidato sindaco è Tortora, una linea decisa insieme al presidente del comitato Michele Bianco. Non faremo certo come il Biplano che invece è già pronto a chiudere il patto con Cerroni.

Senta Tortora, lei è stato un convinto sostenitore del governo bersagliato dagli scandali giudiziari.
Ho ritenuto di difendere l’amministrazione, ma certo sapendo alcune cose mi sarei tirato indietro molto prima. Non sapevo di essere circondato da una realtà del genere.

Non lo sapeva, ma non aveva la sensazione che ci fossero meccanismi anomali?
No, perché il mio unico obiettivo era di portare avanti il governo Rubeis, il sindaco era ai domiciliari per due assunzioni, questo sapevo e con grande sacrificio, anche personale, ho deciso di proseguire. E all’ultimo mi sono trovato in una situazione incredibile, con dimissioni, gente che scappava, che spariva. Non le nascondo che nutro profonda amarezza per l’ex facente funzioni Andrea Di Palma.

Non si aspettava il suo coinvolgimento in un’indagine per corruzione.
Dopo gli scontri che avevo avuto con lui all’inizio del secondo mandato, nel 2014, ho cercato comunque di sostenerlo politicamente. E poi sono venute fuori queste indagini, provo profonda amarezza. Per questo cerco di andare avanti con una lista formata da tutta gente nuova. Non voglio nessuno: Cerroni, Vallati, Valeri, Sassano, per citare quelli che hanno sciolto. Li rifiuterei tutti.

Lei dice: una lista tutta nuova, senza legami con l’amministrazione. C’è lei però candidato sindaco, perché non fa un passo indietro?
Perché io so che civilmente e cristianamente c’è ancora qualcuno che ha bisogno di me. Il vecchietto per la compilazione di un foglio, una mamma per il figlio disabile. La politica di servizio, è l’unico faro che ho, e in questo il mio impegno non può mancare.

Anche il Biplano di Marini e Cipriani è già in corsa. Un’altra lista civica dalla ex maggioranza, che idea si è fatto?
Sono sempre gli stessi, non è cambiato nulla né nella lista né in quello che propongono. Certo, possono dirlo anche di me, ma Marini, Cipriani, Lombardo, lo stesso Pauselli che si è avvicinato da sinistra, sempre le stesse facce, hanno cambiato solo il simbolo. Per non parlare dei candidati, prima li hanno messi con Noi con Salvini poi li hanno fatti uscire, come il figlio di Pasqualucci. Oggi qua, domani là. E quello che dico, mi creda, lo vedono anche i cittadini.

Ha parlato con l’ex sindaco Rubeis da quando è uscito dai domiciliari?
No, assolutamente. Ha le sue questioni da risolvere, anche personali ed è giusto che abbia la sua privacy. Poi se a gennaio vorrà farsi una chiacchierata, vedremo, ma io non torno indietro, io resto con Guidonia Popolare in corsa da sola. Poi al ballottaggio si valuterà.

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