Home Cronaca Guidonia, i ragazzi si prendono la piazza per “riaprire le palestre”. Allenamenti e cori sotto il Comune

Guidonia, i ragazzi si prendono la piazza per “riaprire le palestre”. Allenamenti e cori sotto il Comune

Guidonia, i ragazzi si prendono la piazza per “riaprire le palestre”. Allenamenti e cori sotto il Comune

La rete montata nella piazza, ragazzi che corrono. Si allenano sotto le finestre del Comune di Guidonia Montecelio: la protesta più bella che c’è. Insieme, da diversi quartieri, le associazioni che sono il motore dello sport in città, lo sport che fa impegnare, dà opportunità di crescita ai più giovani, si schierano giovedì pomeriggio per chiedere la riapertura delle palestre comunali. Le strutture infatti sono chiuse all’uso pomeridiano, per il mancato rinnovo del certificato prevenzione incendi. Senza quell’autorizzazione porte chiuse, campionati saltati, atleti ad allenarsi (e non per protesta ma per necessità) in strada. Rimasti senza un tetto, in alcuni casi con centinaia di iscritti, alcune realtà sportive vedono davanti un’inevitabile disfatta. Ecco perché Energheia, Tibur Volley, Guidonia Volley, Asd Alika, ViviVillalba, Narvalo Scherma, e Insieme per Guidonia Montecelio hanno colorato la piazza del Comune: gli allenamenti, i cori “riaprite le palestre”, c’è chi veramente una non ce l’ha mai avuta, “noi da tre anni aspettiamo l’assegnazione” racconta Erica di Alika, fanno ginnastica ritmica. Il dramma, va proprio chiamato così, coinvolge tutti, nel volley lo spiegano Schiavone e Mares, quando di parole non ne servono più e si aspettano risposte. Ma per quei certificati servono risorse, cioè soldi, per fare i lavori e mettere a norma le strutture. E il Comune, meglio dirlo chiaro e tondo, è sul lastrico. L’impegno del commissario c’è, ma nessuna certezza sui tempi. A lui si rivolge Emanuele Di Silvio (consigliere uscente Pd) che è stato tra i promotori della manifestazione “che non ha colore politico”. Voce al massimo dei decibel: “Il Comune si è scordato dei certificati, è un’anomalia non avviene in nessun Comune d’Italia, chiediamo al commissario di dare il rinnovo entro una settimana”. Subito dopo prende la parola Augusto Cacciamani, Ncd, fa effetto sentirgli scandire: “L’unica colpa vostra – dice guardando ragazzi e genitori – è di abitare in un Comune come questo, qui ci sono responsabilità di dirigenti e funzionari”. Così dice il consigliere uscente di governo.

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