Sia ben chiaro, il 4 dicembre è il Pd-day. L’attenzione dei democratici è tutta sulla data del referendum, tra banchetti e il classico porta a porta, anche a Guidonia Montecelio parte la fase calda della competizione. Iniziative messe a punto nella direzione cittadina allargata che si è tenuta venerdì tardo pomeriggio, che ha però approvato in maniera “unanime” come spiega il segretario Mario Lomuscio anche il documento sulle primarie.
“Come Pd di Guidonia chiediamo che siano utilizzate le primarie come strumento per la scelta del candidato sindaco di centrosinistra”, il giovane avvocato commenta così l’esito del conclave aperto agli iscritti che dice ha registrato “una buona partecipazione”. Dopo le fibrillazioni settembrine e le mediazioni, quel documento è stato voluto e firmato da sei consiglieri su sette, partendo dalle originarie richieste del tandem (solo per l’occasione) Emanuele Di Silvio e Simone Guglielmo. A cambiare, nella stesura finale, la clausola anti-Cerroni, sparita – dicono i bene informati – grazie al lavoro di cucitura interna messo in campo dalla ex capogruppo Patrizia Carusi. Tant’è che appena aperta la riunione, il segretario l’ha posto in votazione e l’approvazione è stata generale.
“Nasce un percorso importante sulla scelta del nostro candidato sindaco – dice il segretario Lomuscio – la strada passerà anche dalla vittoria al referendum, lì deve andare adesso ogni nostro sforzo. Viste le ultime vicende che stanno colpendo il Comune, il Pd intende dare forza ancor di più alle denunce che sta portando avanti da anni, ci mettiamo a disposizione della città per portarla fuori da questa brutta e complicata situazione. Il Pd chiede di utilizzare le primarie di centrosinistra per scegliere il candidato sindaco, e prima ci terranno e meglio sarà. Ma non dipende tutto dalla scelta del candidato, conta il progetto di città che vogliamo portare avanti”. redpol.
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