Guidonia, l’Alleanza civica: “Città in condizioni pietose, Barbet si dimetta”

Per i civici l’intesa tra cinque stelle e democratici a Guidonia Montecelio è frutto dell’ennesima manovra delle stanze romane. Un giudizio in linea con la posizione che l’alleanza civica tiene sulla necessità di autonomia e di un focus esclusivo sulle esigenze del territorio. “I 5 Stelle di Guidonia Montecelio si sono accorti, ad un anno dal voto, che la nostra Città ha dei problemi ed ora, con una maggioranza che non si può neanche più definire esigua, con la stampella del Pd vogliono risolverli.

L’intento di promuovere un atto in favore della bonifica della discarica, un progetto che ci auguriamo possa andare in porto e che – se messi a conoscenza – avremmo appoggiato volentieri, è lodevole ma ci lascia perplessi il resto del contenuto della lettera aperta che il Sindaco ha voluto indirizzare alla Città. A distanza di pochi mesi dal voto ci è sembra un maldestro tentativo di presentare ai cittadini un’alleanza con il Pd locale decisa in qualche stanza a Roma. Hanno passato gli ultimi anni a farsi la guerra salvo poi effettuare questa convergenza in vista delle elezioni”.

Proprio alla viglia del consiglio comunale in cui i tre consiglieri di Guidonia Domani e Biplano si dimetteranno per lasciare il posto ai primi dei non eletti, la formazione civica ha intanto nominato un nuovo portavoce, si tratta di Erick D’Alisa della neo entrata lista civica l’Onda. “Continuiamo a sostenere che ormai la città versa in condizioni pietose – continuano – e l’unica cosa che il Sindaco dovrebbe fare sarebbe un passo indietro, entro il 27 luglio, così da tornare già in autunno al voto e ridare modo ai guidoniani di scegliere il prossimo governo cittadino. La prossima Amministrazione dovrà avere dei prerequisiti fondamentali, dovranno essere persone capaci, competenti, animate dall’amore per Guidonia Montecelio e pronte ad impegnarsi per risollevare questa Città dopo anni di mal governo. Le forze civiche sono, e resteranno, alternative ai 5 Stelle ed al sistema di quei partiti che invece di delegare le decisioni alle loro classi dirigenti cittadine, preferiscono comandare il nostro territorio da Roma in spregio all’interesse dei Guidoniani”.