Scelgono di rinviare il più possibile, oltre il limite imposto dalla Prefettura. Il consiglio comunale sul Bilancio si terrà il 13 giugno, lo ha stabilito questa mattina la conferenza dei capigruppo: consapevoli di non avere più i numeri (con 4 consiglieri sul piede di guerra), sotto i colpi delle possibili dimissioni di altri due pezzi da novanta della maggioranza (Cipriani e Marini), la compagine ridotta ai minimi termini e guidata da Andrea Di Palma fissa la data tra più di dieci giorni.
Agonia Bilancio – Passato in Giunta, il documento previsionale del 2016 deve ottenere il via libera dell’assise, pena scioglimento. Proprio questo è l’orizzonte, visto che i conti pesano dalla parte della bocciatura, dopo la determinante posizione contraria dei forzisti Stefano Sassano, Anna Maria Vallati, Mario Valeri e del civico Aldo Cerroni. Lo scenario è noto, reso pubblico, eppure Di Palma allunga più che può il momento della verità. In maggioranza è guerra aperta, del tutti contro tutti, con strategie improvvisate e speranza di redenzione di quelliche il facente funzioni definisce “traditori”.
Vogliono superare il 10 – Ma non c’è solo il pressing sui dissidenti nella volontà di fare il consiglio dopo i venti giorni imposti dalla Prefettura scattati il 19 maggio (formalmente diranno, fa fede la convocazione), i luogotenenti suggeriscono di attendere gli esiti giudiziari dell’ultima mossa in ordine di tempo dei legali del sindaco Eligio Rubeis (agli arresti domiciliari). Questo almeno sostengono i notabili, se ne parla nelle riunioni a porte chiuse, si bisbiglia nella piazza, il 10 si dovrebbe sapere, promettono, e intanto la città con un governo di minoranza resta appesa.
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