Graziano Di Buò: “Presutti è un sindaco che non c’è”

È il decano della politica di Fonte Nuova, nonché primo sindaco del Comune nel 2002. Ha ricoperto ancora una volta il ruolo di primo cittadino tra il 2009 e il 2014. Cinque anni fa era stato proprio lui a sfidare al ballottaggio Piero Presutti, ci riprova anche questa volta sostenuto da Forza Italia, Lega e dalla sua lista civica Vita Nuova.  

Ha scelto di candidarsi per la sesta volta, in due occasioni è riuscito a diventare sindaco e nelle restanti ha sempre ricoperto il ruolo di consigliere di opposizione. Cosa l’ha spinta anche questa volta a correre?

A caldo verrebbe da rispondere “perché non c’è due senza tre”. A parte gli scherzi, mi sono candidato perché credo che Fonte Nuova si meriti un sindaco che c’è, che vive qui, che risponde ai suoi cittadini. Un sindaco che li riceve tutte le volte che è possibile e li aiuta.
Mi verrebbe voglia di proporre un sondaggio ai miei concittadini a questo proposito: hanno mai visto l’attuale sindaco? Lo hanno mai incontrato? Ci hanno mai parlato di persona?
L’attuale sindaco è un sindaco che non c’è, come l’isola di Peter Pan. Io invece ci sono, ci sono sempre stato anche in questi anni di opposizione. Io vivo a Fonte Nuova, vivo gli stessi problemi e disservizi di tutti quanti e ho tutto l’interesse nel volerli risolvere.

A sostenerla sarà il centrodestra, ma senza FdI che ha preferito continuare a sostenere Presutti insieme al Pd, che si presenterà però in civica. Che direzione ha preso la politica a Fonte Nuova? E cosa ne pensa delle esperienze civiche del Nordest romano, come quelle di Mentana e Tivoli?

Fratelli d’Italia e Pd governano insieme Fonte Nuova da cinque anni e adesso tentano il bis. Due forze politiche che sono espressione di due mondi non solo diversi, ma anche contrapposti tra loro. Le voglio dire la verità, non so proprio cosa pensare. Non so cosa li possa tenere insieme in quella che a me appare come un’avventura locale senza senso e senza sbocchi.
Per quello che riguarda le esperienze di Mentana e Tivoli come nel caso di Fonte Nuova sono esperienze locali e non credo che mi riguardino. Posso dire che io personalmente sono per la trasparenza. Non mi vergogno di essere quello che sono e sono orgoglioso delle cose che ho fatto.   

Tra le proposte che ha formulato c’è la riduzione della Tari nei primi 100 giorni, come ha intenzione di attuare questo punto del suo programma?

Come si sa la Tari è un’imposta comunale che deve portare a saldo zero. In parole povere non può e non deve produrre utili. Faremo semplicemente quello che non è stato fatto in questi 5 anni: dapprima uno studio dettagliato e poi una rimodulazione dei vari parametri su cui si basa.
Le faccio un esempio. Oggi la Tari arriva a tutti con la possibilità di rateizzare, ma non c’è nessuna differenza se paghi tutto assieme o se paghi a rate. Una cosa assurda che deve cambiare. Inoltre cominceremo a istituire il servizio di tariffa puntuale, sostanzialmente faremo pagare in base ai rifiuti conferiti. Insomma, metteremo mano a tutto il sistema perché ritengo che i cittadini paghino troppo, soprattutto in un momento come questo. Sono cose che si potevano fare prima, ma non hanno voluto fare.

Ha criticato in più di un’occasione l’attuale amministrazione per non aver completato alcune opere cruciali per Fonte Nuova. Quali sono questi cantieri e come è possibile chiuderli nel più breve tempo possibile?

Elencare le opere incompiute di questa amministrazione è praticamente impossibile, consumerei tutta l’intervista nel fare l’elenco. Posso però evidenziare una scelta di questa amministrazione sulla quale sono stato assolutamente contrario. In questo ultimo periodo si potevano tranquillamente completare tutte quelle opere lasciate a metà. Penso, per esempio, al parco di via Val d’Aosta che è stato al centro di tante polemiche sui social, o anche all’area cani. Purtroppo c’erano di mezzo le elezioni e allora s’è scelto di spendere senza alcun criterio e senza un’adeguata progettazione, asfaltando per esempio le due arterie principali del Comune, velocemente e male. A Santa Lucia è un vero scempio: i marciapiedi realizzati sulla Palombarese sono già rotti e saltano le mattonelle. In più le misure sono fuori norma, non c’è neanche lo spazio per le carrozzelle. Non è stato neanche compreso che i tombini andavano portati a livello prima di asfaltare, ora un asfalto nuovo è già pieno di toppe. La nostra intenzione, invece, è di fare lavori fatti bene con i soldi dei nostri concittadini. Ma soprattutto prima di cominciare un’opera nuova porteremo a termine quelle che sono rimaste incompiute. Non è solo buon senso, è un qualcosa neanche così tanto difficile da realizzare. In pratica vogliamo fare il contrario rispetto all’apertura della biblioteca comunale, aperta in vista delle elezioni senza libri.


La giunta Presutti aveva annunciato l’apertura di una succursale del Liceo Classico Orazio a Santa Lucia a cui poi non ha dato seguito. La sua coalizione si impegnerà per portare un istituto scolastico superiore a Fonte Nuova? E in che modo?

Il pianeta scuola richiede capacità di ascolto e sensibilità di analisi che questa amministrazione ha dimostrato di non possedere. E questi sono i disastrosi risultati.
Per aprire un istituto scolastico non basta fare un annuncio e farci sopra della propaganda, bisogna mettere in atto tutta una serie di sinergie che non sono state messe in pratica dall’amministrazione, per questo non c’è stato un seguito. Sono le stesse sinergie tra Comune e Regione che avevano consentito alla mia giunta di ottenere con il Plus il finanziamento di 5 milioni per realizzare la casa comunale, un finanziamento a costo zero per la comunità. Qui mi riallaccio a una sua precedente domanda sulla situazione politica di Fonte Nuova. Il prossimo anno ci saranno le elezioni regionali, elezioni che molto probabilmente verranno vinte dal centrodestra. Se saremo noi al governo di Fonte Nuova, e non il Pd, si verrà a ricreare quella situazione ideale che durante la mia amministrazione ci consentì di realizzare la casa comunale. All’epoca ebbe un ruolo determinante la presidente Polverini.

Sulla sicurezza ha espresso una delle proposte più forti in questa prima settimana di campagna elettorale. Che problemi ha Fonte Nuova da questo punto di vista e come pensa di risolverli?

Credo che proprio sulla sicurezza si evidenzi la sostanziale differenza tra noi del centrodestra e questa strana cosa che è l’amministrazione Pd-FdI, dove lo statalismo della sinistra ha inghiottito in un sol boccone Fratelli d’Italia. La caserma dei Carabinieri è senza dubbio un presidio indispensabile sul nostro territorio, ma i nostri avversari hanno deciso di accendere un mutuo di 2 milioni di euro sulle spalle dei cittadini per realizzarla, ovvero ulteriori tasse. Una cosa assolutamente fuori dal normale. Le caserme vengono realizzate dal Ministero dell’Interno con finanziamenti statali e non comunali. I comuni di solito mettono a disposizione le aree. Per la parte comunale, che è quella che ci compete, apriremo una postazione fissa dei vigili a Santa Lucia e faremo un riordino della turnazione del corpo di Polizia Locale in modo da garantire il controllo del territorio anche di notte. Il cittadino deve sentire di essere al sicuro nel luogo dove ha scelto di vivere. Questo controllo lo faremo in coordinamento con altre forze di sicurezza. Perché vogliamo non solo fare, ma ottimizzare quello che facciamo. Installeremo anche un vero circuito di videosorveglianza centralizzato e automatizzato, non finto come quello attuale che è sempre spento o non funzionante. La cosa forse più interessante è che istituiremo dei corsi comunali gratuiti di autodifesa personale e di prevenzione alle aggressioni del patrimonio.

Il traffico è il problema atavico di questo territorio, la viabilità tra Tor Lupara e Santa Lucia e verso Roma resta complicatissima. Qual è la sua ricetta per invertire la rotta in questi 5 anni e come può un evento come la Ryder Cup offrire un’occasione di cambiamento in questo senso?

Sul traffico mi preme ricordare che sono quel sindaco che, dopo mezzo secolo di chiacchiere, ha realizzato la Nomentana bis. Certamente manca ancora molto da fare, sia per la viabilità interna che per quella verso Roma, Monterotondo e Guidonia. Si tratta di interventi che vanno concordati con gli altri comuni. Parliamo di una grande opera di mediazione e progettazione che impegnerà questo comune ben oltre il mandato dei 5 anni. Sono onesto, non voglio essere come la mia controparte: nessuno lo ha mai fatto. Per quanto riguarda il nostro territorio abbiamo un piano di fattibilità che prevede di asfaltare 40 km di strade all’anno nel corso del quinquennio. Ogni anno renderemo conto ai cittadini se abbiamo o meno raggiunto l’obiettivo. Rifaremo tutta la segnaletica orizzontale e verticale sulle nostre strade, ma realizzeremo anche quelle strade comunali che attualmente sono presenti solo sulle mappe. Aggiorneremo anche il Piano Urbano del Traffico e tutta una serie di interventi che non sono mai stati nemmeno pensati dalle amministrazioni che sono venute dopo la mia.
La Ryder Cup invece rappresenta una grandissima occasione per la viabilità. Il Senato ha approvato l’emendamento che finanzia con 50 milioni di euro gli interventi viari e infrastrutturali nell’area di Fonte Nuova, Guidonia e IV Municipio di Roma. Questo significa il completamento della Nomentana bis, riqualificazione e progettazione delle rotatorie, il completo rifacimento di via di Marco Simone e l’allargamento e la messa in sicurezza della Palombarese. Una serie di risorse che andranno spese bene e che necessitano di amministratori e soprattutto di sindaci presenti sul territorio sempre. E non solo in occasione di alcuni consigli comunali. Purtroppo l’atavica assenza di una guida presente e attiva ha privato Fonte Nuova della possibilità di inserirsi in maniera compiuta all’interno di questo storico evento. Un’opportunità gettata al vento da questa sciatta amministrazione.