È guerra tra le liste La Democrazia e Tivoli Partecipa

Si consuma a colpi di comunicati stampa e neonate pagine facebook il divorzio, già piuttosto evidente, tra “La Democrazia” e “Tivoli Partecipa”, ormai lontane anni luce una dall’altra. Il gruppo politico, imbarcato tra le liste che hanno sostenuto il secondo mandato di Giuseppe Proietti, ha ufficialmente preso le distanze da Alessandra Fidanza, consigliera eletta tra le file della maggioranza e da tempo passata all’opposizione insieme a Nello De Santis sotto la nuova bandiera, oggi lanciata sui social. Una scissione niente affatto indolore: il sodalizio tra Antonio Pisapia, Bernardino Romiti e Antonio Pizzolorusso da una parte e Fidanza stessa insieme a Marino Capobianchi e Massimiliano Bruschi dall’altra è finito quindi non nel migliore dei modi.

“L’Associazione  La  Democrazia  prende  atto  della  posizione  assunta  dalla Consigliera Alessandra Fidanza sin dall’inizio della consiliatura, sempre critico e mai costruttivo nei confronti dell’amministrazione Comunale e della maggioranza, aderendo  all’inizio del 2021 ad un nuovo e diverso soggetto politico e dimettendosi, dopo diversi mesi,  da socio dell’associazione “La Democrazia”, fanno sapere dal gruppo che vede Pisapia nuovo presidente. “L’Associazione “La  Democrazia”  si  dissocia  e  prende  di  conseguenza  le  distanze  da  quanto intrapreso dalla consigliera e da ogni sua autonoma ed isolata azione politica. “La  Democrazia”  è  unita  nel  sostenere  l’attuale  esperienza  civica,  e ribadisce  e  si impegna  a  sostenere  responsabilmente  e  lealmente  l’azione  del  Sindaco Giuseppe  Proietti,  della  Giunta  e  dei  Delegati,  fino  al  naturale  termine  della  presente sindacatura, onde consentire il più ampio completamento possibile del programma  che  ha  avuto  il  libero  consenso  dei  cittadini  nell’ultima  tornata  elettorale amministrativa”. Il tema oggi però non è tanto cosa fare adesso quanto cosa succederà alla fine del governo cittadino, quando il collante che tiene in piedi le civiche, il Sindaco, terminerà il suo mandato, anche se c’è chi giura che il tempo davanti non sia poi così lungo.