Consiglio Tivoli, ecco cosa è stato approvato

Nella seduta di ieri il Consiglio comunale di Tivoli ha modificato all’unanimità, integrandolo, il “Regolamento per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande” approvato nel 2009, modifiche che comporteranno delle significative innovazioni per le attività commerciali di piccole dimensioni. Le integrazioni si sono rese necessarie in mancanza dell’emanazione dei regolamenti di attuazione dell’articolo 78 del Testo unico del commercio approvato dalla Regione Lazio nel novembre scorso, il quale prevede che i Comuni definiscano i requisiti necessari all’apertura, all’ampliamento o alle modifiche strutturali dei locali da destinare alla somministrazione, con particolare riferimento alle modalità di smaltimento dei fumi senza immissioni in atmosfera. In mancanza di una regolamentazione regionale specifica, dunque, il Comune ha provveduto alle integrazioni, che prevedono – tra le varie novità – l’introduzione per la prima volta di soluzioni tecnologiche innovative. Il regolamento, prodotto dalla IV commissione (Traffico e commercio) e presentato dal presidente Gabriele Terralavoro (“Tivoli mia”), presidente della IV commissione (Traffico e commercio) amplia la preesistente e attuale norma, secondo la quale “tutti i punti che determinano emissione di vapori o fumi, prodotti della combustione derivante da operazioni di cottura o  riscaldamento di cibi  devono  essere dotati di sistemi di aspirazione di fumi e vapori, canalizzati in canne fumarie con sbocco ad almeno un metro sopra il colmo del tetto. In caso di presenza di finestre nel raggio di dieci metri, l’espulsione deve essere portata almeno un metro oltre il filo superiore delle finestre più alte”. La modifica apportata oggi consentirà, per espellere i fumi e abbattere gli odori nelle situazioni in cui non fosse possibile dotarsi di tali tradizionali sistemi, di realizzare “sistemi di depurazione innovativi la cui documentazione tecnica, conforme agli standard normativi, dimostri la validità del processo di depurazione”.

«L’approvazione di ieri è stata il frutto di un lungo lavoro, concertato anche con le opposizioni, che ringrazio per i contributi che hanno fornito migliorando il testo», commenta Terralavoro. «Il regolamento va incontro alle esigenze degli esercizi di somministrazione di medio e piccolo taglio, che non possono ora dotarsi di un impianto idoneo d’immissione ed emissione di fumi, consentendo loro di scegliere tecnologie idrauliche o carboni attivi di ultima generazione. L’obiettivo è dare alle piccole attività commerciali una possibilità di attività che prima non avevano: c’è un disegno generale più ampio da parte dell’amministrazione comunale, che vede questa adozione come prima tappa fondamentale di un piano strategico che proseguirà nelle prossime settimane. Porteremo in aula – spero entro l’inizio del 2021 – anche il regolamento sul suolo pubblico che nell’idea della commissione permetterà di ampliare la superficie da destinare ad attività e utilizzare dehors e pedane (oggi il limite si ferma a 50 metri quadrati). Questo piano parte da un’analisi della situazione attuale», spiega Terralavoro, «che riguarda soprattutto la parte bassa del centro storico e altre zone in cui attualmente è preclusa l’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Spero che anche questo passaggio possa arrivare in discussione al Consiglio comunale in modo condiviso da tutti, perché riguarda l’economia di tanti piccoli commercianti e lo sviluppo dell’intera città. Ringrazio i commissari dell’attuale IV commissione, ma anche coloro che ne facevano parte nella passata IV commissione».

 

Il Consiglio comunale ha poi approvato la proposta di deliberazione sul “Riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio” proposta e presentata dall’assessora al Bilancio Maria Rosaria Cecchetti, e la mozione sul tema “Insediamento accampamenti in via dei Bagni Vecchi” presentata dal consigliere comunale di “Cittadini in movimento” Maurizio Conti. Tale ultima mozione “impegna il sindaco a farsi promotore nei confronti del prefetto delle problematiche che interessano soprattutto la zona di Tivoli Terme e Villalba di Guidonia, per attivare urgentemente un tavolo di concertazione con Roma città metropolitana e con il limitrofo Comune di Guidonia”. A Bagni si verificano, infatti, come riporta anche la mozione, insediamenti abusivi di persone che vivono in stato di degrado e in corrispondenza dei quali si verificano incendi e abbandoni di rifiuti. La presenza di questi insediamenti inoltre, limita lo sviluppo corretto e secondo legge del piano urbanistico generale. In merito a questa mozione e in risposta alle sollecitazioni delle opposizioni – in particolare di Andrea Napoleoni (Lega), che ha chiesto informazioni e aggiornamenti sulle tempistiche del censimento degli occupanti e sullo sgombero e abbattimento degli insediamenti – il sindaco ha respinto le critiche.

«In primo luogo ho votato a favore della mozione perché il consigliere Conti si fa puntuale interprete di questa esigenza dei cittadini, non soltanto con i post sui social, ma soprattutto con la sua presenza assidua, quotidiana e capace. Io vado spesso a Stacchini e Tivoli Terme, e il consigliere Conti l’ho sempre trovato; di rado se non addirittura mai, ho trovato altri consiglieri comunali». Il sindaco ha poi rimarcato che, con questa mozione s’inquadra la problematica di Bagni Vecchi all’interno di un percorso, che ha riguardato anche Villa Adriana in materia di igiene ambientale e anche di attenzione verso gli insediamenti di persone che si sono via via verificati. «A Napoleoni – che vorrebbe subito l’abbattimento delle baracche –», continua il sindaco, «rispondo che si possono abbattere soltanto dopo l’indispensabile censimento della presenza umana al loro interno: non si possono abbattere i muri senza sapere chi c’è dentro e a quale titolo. L’amministrazione comunale sta procedendo, come già fatto per l’area Stacchini, con un lavoro progressivo, che all’epoca vide collaborare la comunità di Sant’Egidio e le associazioni locali di volontariato e, infine, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza della Prefettura e di cui oggi stiamo raccogliendo i frutti con l’iter di bonifica dei rifiuti che è entrato nel vivo. Quando l’azione non è estemporanea ma sostanziale, ha bisogno di essere costruita tenendo presenti tutti gli aspetti che compongono il quadro, nel quale rientrano anche gli insediamenti, che sono costituiti non da numeri, ma da persone. Dietro ai numeri ci sono famiglie con adolescenti, bambini e persone fragili. Stiamo affrontando la cosiddetta questione Bagni Vecchi tenendo conto, come fatto in precedenza a Stacchini, anche della questione sociale: le persone non si possono schiacciare con la ruspa. Ribadisco che si è avviato il censimento a opera della polizia locale».