Consiglio Lazio, approvato Piano qualità dell’aria

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi, ha approvato la Proposta di deliberazione consiliare n. 77 del 3 febbraio 2022, “Aggiornamento del piano di risanamento della qualità dell’aria (Prqa)”.

Il provvedimento è stato illustrato da Roberta Lombardi, assessora regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, la quale ha spiegato che si è concluso “un lungo iter amministrativo e di aggiornamento, un percorso avviato fin dal 2018 con le fasi di consultazione propedeutica alla Valutazione ambientale strategica, tra la Regione e circa 80 soggetti competenti in materia ambientale, con particolare partecipazione delle amministrazioni locali e dei cittadini”. Per l’assessore, quindi, “l’aggiornamento di questo Piano ha rappresentato un modello di pianificazione forse unico nel suo genere, in quanto si è dovuto costantemente prestare attenzione all’aggiornamento continuo dei dati sullo stato della qualità dell’aria della nostra regione, consentendo un riscontro immediato rispetto all’obiettivo centrale, che è quello della protezione della salute dei cittadini e dell’equilibrio degli ecosistemi”.

L’orizzonte temporale del Piano è fissato al 2025, in linea con gli impegni condivisi a livello nazionale per la riduzione dell’inquinamento atmosferico e con i traguardi stabiliti a livello europeo dal pacchetto clima ed energia e dalla strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed esclusiva. Lombardi ha spiegato anche che l’aggiornamento del Piano si pone come obiettivo principale il raggiungimento entro l’anno 2025 dei valori-limite indicati nel decreto legislativo n. 155 del 2010, attuazione della Direttiva europea 50/2008 relativa alla qualità dell’aria del Lazio. L’assessora hadetto anche che “l’aggiornamento è stato necessario per far fronte alle criticità rilevate dalla Commissione europea, che con diverse procedure di infrazione, nel 2014, nel 2015, e l’ultima, nel 2020 ha contestato all’Italia il superamento sistematico e continuativo dei valori limite giornalieri e annuale applicabili alle concentrazioni di particelle PM10, nonché di biossido di azoto rispetto a due aree per quanto riguarda la nostra regione, la Valle del Sacco per quanto riguarda le PM10 e l’agglomerato di Roma per le PM10 e il biossido di azoto”.

Il Prqa definisce tre settori fondamentali in cui sono state individuate le misure e le azioni da adottare: la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico e privato; l’economia circolare e l’energia; l’agricoltura e la zootecnia. Per quanto riguarda le risorse economiche stanziate, Lombardi ha precisato che “nell’ambito dei finanziamenti europei, attraverso POR FESR e POR FEASR, che hanno concorso all’attuazione delle azioni di qualità dell’aria previsto nel Piano, sono complessivamente previsti circa 210 milioni di euro, circa 90 milioni per mobilità e trasporto pubblico e privato, circa 90 milioni per economia circolare ed energia, circa 30 milioni per agricoltura e zootecnia”. Tali fondi sono integrati anche da finanziamenti regionali e ministeriali.

Il presidente della commissione Ambiente, Valerio Novelli (M5s), è intervenuto per sottolineare “il grandissimo senso di responsabilità del lavoro dell’ottava commissione, attraverso numerosissime audizioni” e per ribadire che si tratta di “un atto veramente molto complesso, molto ambizioso, fondamentale per la transizione ecologica che stiamo portando avanti qui in Regione Lazio”. Infine, è intervenuto in Aula anche il presidente della commissione Rifiuti, Marco Cacciatore (gruppo Misto), per dire che “il Piano di qualità dell’aria è sicuramente un obiettivo che questa legislatura consegue”, ma anche per criticare la decisione di “depotenziare” il Piano regionale rifiuti a causa della scelta del commissariamento sull’inceneritore di Roma.