Città Metropolitana ha i suoi consiglieri: eletta la tiburtina Manuela Chioccia

Il Pd chiude il cerchio e dopo la vittoria romana massimizza i profitti cogliendo l’opportunità dell’onda lunga e degli eletti in giro per Roma e Provincia. A varcare la soglia di Palazzo Valentini, che ieri ha terminato le operazioni di voto per il rinnovo del parlamentino di Città Metropolitana a seguito delle elezioni romane che hanno visto vincere Roberto Gualtieri, sarà infatti Manuela Chioccia.

Consigliera comunale a Tivoli, dove vive e fa politica ormai da parecchi anni, ha quindi ottenuto il suo posto al sole piazzandosi undicesima nella sua lista, un risultato importante non solo per lei, che non ha mai nascosto l’ambizione di crescere e di fare il salto di qualità (è stata tra le altre cose candidata a sindaco nel 2013), ma per il gruppo legato a doppia mandata al presidente del consiglio regionale, Marco Vincenzi.

La delfina ha preso il posto del candidato della prima ora, il consigliere guidoniano Simone Guglielmo, capo segreteria dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Mauro Alessandri. Una decisione non proprio semplice che non sappiamo se e come inciderà sulle vicine elezioni a Guidonia, tema caldo dei mesi che verranno.

Per ora è il momento dei festeggiamenti: “C’è bisogno di rimettere al centro gli enti di prossimità che sono i primi interlocutori dei cittadini, che conoscono al meglio le loro esigenze, le loro necessità e le loro difficoltà. Solo con un rapporto serio e chiaro tra tutte le istituzioni si potranno risolvere le tante, a volte troppe, problematiche che ogni giorno i cittadini vivono – ha commentato Chioccia in un post su facebook -. Anche di questo mi occuperò in Città Metropolitana per creare un ponte tra i Comuni del nostro territorio, tra i Sindaci, tra i Consiglieri comunali e le istituzioni anche regionali, per spendere al meglio le risorse in modo strategico e nell’esclusivo interesse dei cittadini.  Grazie ancora ai tanti Sindaci e Consiglieri comunali che hanno riposto la loro fiducia in me: a loro dico che lavorerò per affrontare al meglio e per vincere le sfide che ci attendono, uniti e insieme, con impegno, competenza e visione strategica rivolta al futuro”. Un “grazie” da centellinare bene: come in tutte le elezioni anche in questo caso arriva il momento della conta: resta infatti da capire se tutti quelli che avrebbero dovuto mettere il nome e cognome promesso nell’urna lo abbiamo davvero fatto.