Home città Guidonia Cerroni riempie la sala per il sì al referendum. Su Guidonia: “Votare contro il Bilancio, la scelta migliore della mia vita”

Cerroni riempie la sala per il sì al referendum. Su Guidonia: “Votare contro il Bilancio, la scelta migliore della mia vita”

Cerroni riempie la sala per il sì al referendum. Su Guidonia: “Votare contro il Bilancio, la scelta migliore della mia vita”

L’attesa è alle stelle, inutile nasconderlo, quasi più per gli assenti che per i presenti. La prima uscita pubblica di Aldo Cerroni dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Guidonia Montecelio. Mentre negli schieramenti politici è montato un dibattito da mille e una notte in cerca di ricette per le elezioni comunali del 2017, l’avvocato ex presidente entra in scena con un’iniziativa tutta civica e sul referendum costituzionale: le ragioni per un sì, è il titolo dell’evento che riempie ieri pomeriggio la sala dell’hotel Imperatore Adriano a Villanova. Porta come relatore l’efficace Alessandro Sterpa, professore di diritto costituzionale dell’università della Tuscia, in un incontro mirato a dimostrare come la vittoria del sì possa cambiare l’Italia, “migliorando il rapporto tra i cittadini e il potere pubblico” dice Sterpa alla platea attenta. Un’occasione poi per Cerroni, nei minuti iniziali, di parlare della politica cittadina: l’avvocato rivendica con forza il voto contrario al Bilancio che ha condotto alla caduta del governo, e manda un messaggio chiaro all’agitato partito democratico: “Noi siamo civici e con Guidonia Domani ci presenteremo alle elezioni”. Con chi, non è deciso.

Sguardo alle sedie. In prima fila centrale, uno accanto all’altro, Sabatino Leonetti “tutti lo conoscono a Villanova” presentato così da Cerroni, e poi c’è il deputato del Pd Andrea Ferro. “Non lo farò intervenire, anche se è uno di coloro che l’hanno votata in Parlamento la riforma, perché questa non è un’iniziativa di partito, non è un’iniziativa del Pd, ma del comitato civico Guidonia Montecelio per il sì, il primo comitato per il sì che è stato costituito in città”. Ma è sufficiente per intuire i dialoghi in corso che sia lì. In piedi sulla destra altri due volti democrat, i dirigenti comunali Pino Saccà e Cristina Rossi, e alle sette passate arriva l’ex consigliera azzurra Anna Maria Vallati, altra protagonista della fine del governo, insieme al suo assessore (poi dimessa) Mariangela Ranaldo. Proprio la caduta della Giunta Rubeis/Di Palma è un punto che l’avvocato sfiora, “voglio prendermi questa soddisfazione, le notizie di questi giorni sostengono una scelta che ho fatto mesi fa insieme a tre consiglieri coraggiosi di sciogliere il consiglio comunale. I dati di cronaca, rispetto alla difficoltà del commissario prefettizio di approvare il bilancio, testimoniano come il nostro voto contrario sia stata una delle scelte più sagge che ho fatto nella mia esistenza, un Bilancio quello che non poteva essere votato”.

Presidente del consiglio comunale con Rubeis e poi artefice del sipario calato su quella maggioranza, il civico Cerroni entra anche nel pesante scontro che si è aperto nel Pd, sulle primarie alle quali pezzi importanti delle aree democrat in sostanza non vogliono che l’avvocato partecipi. “La lista Guidonia Domani sarà presente alle prossime elezioni, questo è evidente, ma non abbiamo ancora deciso quale è la nostra collocazione. Una cosa la voglio dire: noi siamo civici, continueremo a essere civici”. Spiega Cerroni, “per governare Guidonia ci vuole un comitato dei cento”, aiutato dalle citazioni greche, “servono i migliori e i più bravi, i più radicati sul territorio che possono permettersi di amministrare la città secondo quelli che sono i bisogni dei cittadini”. Magari ne discuteranno nella direzione comunale del Pd convocata per il 3 ottobre.
geape.

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