Home città Guidonia C’eravamo tanto Amati. Russo resta senza poteri, Bergamo se ne va. Caos 5S

C’eravamo tanto Amati. Russo resta senza poteri, Bergamo se ne va. Caos 5S

C’eravamo tanto Amati. Russo resta senza poteri, Bergamo se ne va. Caos 5S

di Gea Petrini

Altra tappa della guerra psicologica a Davide Russo: l’assessore cinque stelle di Guidonia Montecelio perde la delega di vicesindaco, quella al Commercio e gli viene tolta anche la Legalità. Uno smacco in piena regola, il sindaco Michel Barbet rilascia vaghe e generiche considerazioni per annunciare di aver spostato la medaglia di numero due dell’esecutivo dalla giacca di Russo a quella di Chiara Amati, già assessore all’Urbanistica. 

“Oggi ho provveduto a fare il primo di alcuni cambiamenti nella distribuzione delle deleghe assessorili della squadra di governo della Città. L’Assessore all’Urbanistica Chiara Amati è il nuovo Vicesindaco, e, in attesa di riassegnarle, ho ripreso per me la delega alla Legalità e quella al Commercio. Davide Russo è stato riconfermato Assessore al Sociale. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori cambiamenti, tutti con il chiaro obiettivo di rendere ancora più efficiente e funzionale la nostra attività politica ed amministrativa”.

In realtà dietro il caos regna sovrano. La scelta di depotenziare Russo non è certo frutto di questi giorni. Il logoramento del pilastro dell’amministrazione pentastellata va avanti dalla scorsa estate, quando è scoppiato il caso di Bronte, dove è stato consigliere per qualche mese, cumulando quindi le cariche con Guidonia. Le polemiche interne sembravano sopite? Nemmeno per sogno. Due dissidenti sono passati in minoranza, Claudio Zarro e Loredana Terzulli, ma altri due sono rimasti in maggioranza più forti di prima. Perché se non fosse chiaro, a rigor di numeri e politica, la sopravvivenza del governo di Guidonia dipende da loro: Angelo Mortellaro, presidente del consiglio, e Laura Santoni, consigliera. Loro tengono in pugno Barbet, se come è chiaro, premendo un pulsante, possono decidere di mandare tutti a casa dal sindaco all’ultima arrivata, Lorena Roscetti. Proprio la consigliera new entry dell’assise è la nuova presidente della commissione attività produttive dopo le dimissioni di Zarro. La partita si aprirà adesso sulle Risorse Umane per il post Terzulli, e il nome che circola è quello di Claudio Caruso. Tant’è però che le caselle si sono mosse in Giunta. Lo scontro tra i due dissidenti Mortellaro e Santoni nei confronti di Russo raggiunge oggi un nuovo traguardo: il siciliano è stato spogliato delle deleghe simboliche, legalità e vicesindaco, gli restano i servizi sociali. Solo grane. La strategia di Barbet è chiara. Sfiancarlo per farlo dimettere. Viste le coperture di Russo a Roma, infatti, Barbet non ha il coraggio (o la forza?) di mandarlo via sotto il pressing di chi ora in maggioranza può decidere tutto. Finita qui? Affatto. Mentre Russo medita a questo punto di fare le valigie, contro il volere dei cinque sei consiglieri che lo supportano, da Caruso a Laura Spinella, c’è un altro assessore pronto a prendere la strada. Si tratta di Manuela Bergamo, delegata all’Ambiente. Nella guerre interne, l’assessore avrebbe accusato le ingerenze di Elisa Strani collega della Cultura e Pubblica Istruzione. Tanto che dicono nel Palazzo, che la Bergamo sia pronta a mollare una volta per tutte il carrozzone Guidonia. Uno stillicidio di poltrone e assessori. Ma tutto va bene, in fondo, nemmeno l’opposizione vuole le elezioni anticipate.

(nella foto in evidenza il presidente Angelo Mortellaro e la consigliera Laura Santoni)

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