Cave Guidonia, Bertucci: “Dialogo e ripartenza”

Questione cruciale per l’intero territorio. “E non può certamente essere trattata come ha fatto l’amministrazione pentastellata prima e adesso PD e M5S”. Non ha mai fatto mistero della sua visione in merito al presente e al futuro del settore estrattivo di Guidonia Adalberto Bertucci, capolista per Fratelli d’Italia al consiglio comunale della Città dell’Aria in vista delle prossime elezioni amministrative. Un settore mai compreso dall’attuale amministrazione, che ha scelto da sempre la via dello scontro. Ben diverse sono invece le idee di Bertucci, che mette a disposizione della causa competenza e visione d’insieme già confermata nel suo incarico attualmente in essere come Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Roma. Un valore aggiunto negli incontri e nei confronti con el tante parti sociali viste in queste settimane di intenso lavoro. 

Il dialogo prima di tutto

“La via è una e una sola soltanto. E si chiama dialogo”. In questo modo si arriva alla svolta in quello che è ormai un dibattito pluriennale tra il comparto estrattivo e l’attuale amministrazione comunale di Guidonia, una guerra ormai a colpi di tasse e carte bollate, che necessita di una svolta. “Non possiamo pensare di sanare questa frattura pensando soltanto alle aliquote e ai contenziosi, così come ridurre tutto alle cartelle della Tre Esse, che vanno ad intaccare pesantemente le situazioni economiche di imprese così importanti per il nostro territorio”, spiega il candidato al consiglio comunale per Fratelli d’Italia. Un dialogo rappresentato da un tavolo di concertazione “permanente ed autorevole, dove, tolto di mezzo il passato, amministrazione e rappresentanti del settore estrattivo possano confrontarsi vis a vis, pensando a come risolvere la situazione presente e a come ripartire per il futuro”. Trattasi di dovere morale di una amministrazione pubblica degna di essere chiamata tale. “La politica e un governo cittadino devono, come stiamo facendo noi della coalizione di centrodestra, pensare a nuove forme di concertazione, un compito da portare a termine per tutti quei lavoratori che vedono nubi di incertezza nel loro futuro, e per quelle imprese che molto hanno dato, in termini di sviluppo, al nostro territorio. E’ ora di uscire dalla logica di aliquote e sanzioni, di avvocati e carte bollate, di cartelle esattoriali che rischiano di uccidere del tutto un settore così prestigioso per la nostra città come quello estrattivo”.

Esigenze imprenditoriali e territoriali

L’operato di Bertucci in merito alla questione del settore estrattivo non si è fermato alla sola dichiarazione, arrivando ad incontrare un gran numero di rappresentanti del comparto. Incontri terminati con reciproca soddisfazione delle parti coinvolte. “Coniugare le esigenze imprenditoriali con quelle territoriali, in primo luogo quelle ambientali”, su questa base si è tenuto l’incontro avvenuto con gli associati di Unindustria organizzato dalla Giansanti Travertini. Le due delegazioni hanno affrontato con grande attenzione i temi legati alle questioni del settore estrattivo, convenendo sulla necessità di trovare “un punto di equilibrio tra le esigenze ambientali del territorio e le istanze degli imprenditori, che molto hanno dato in termini di sviluppo e occupazione alle nostre zone e a tante famiglie”. Un equilibrio che avrebbe dovuto già essere trovato con l’amministrazione attualmente in carica, la quale invece “si è sempre mostrata – prosegue Bertucci – poco incline al dialogo. I temi sono tanti e sono complessi: penso alla revisione delle aliquote Imu, e penso al futuro dei terreni da ritombare, questioni per cui servono capacità di visione, di dialogo e di guardare al futuro. Cosa che questa amministrazione ha ampiamente dimostrato di non avere”. Proprio a margine di questa riunione, le sorelle sorelle Giansanti si sono dette assolutamente soddisfatte e fiduciose del dialogo che si sta instaurando con la coalizione di centrodestra del sindaco Alfonso Masini e con Fratelli d’Italia. “Lo sviluppo del territorio è fondamentale, e va concordato con tutte le forze che lo compongono e che concorrono al suo benessere, sia ambientale che economico. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità per appianare criticità e tensioni, e tornare agli antichi fasti di un settore così importante per il nostro territorio”.

La ripartenza

Idee per il nuovo corso del settore sono arrivate anche dall’incontro avvenuto tra Bertucci, il presidente del CVTR Filippo Lippiello e il responsabile del Dipartimento Provinciale Professioni di FDI Marco Bertucci, il quale, nel 2014, va ricordato, ha ricoperto da consigliere comunale di maggioranza, l’incarico di delegato per il settore estrattivo, riuscendo a stipulare un importante protocollo d’intesa con l’intero comparto. Punti da cui ripartire con il nuovo governo della città, di concerto con la Regione Lazio. Servono soluzioni, innanzitutto. “Per questo sarà compito della nuova amministrazione cittadina, che tutti noi speriamo essere guidata da Alfonso Masini, trovare la via per far proseguire l’attività estrattiva laddove ci siano ancora i presupposti. Vogliamo essere chiari su questa cosa: chi ha ancora l’autorizzazione deve proseguire la sua attività, patrimonio del territorio, per valorizzarla e laddove possibile incentivare la filiera corta promuovendo l’attività dei nostri bravi artigiani locali. Un concetto semplice, che purtroppo l’attuale amministrazione sembra non voler comprendere”. Altro punto è il ragionamento sui siti che ad oggi sono esauriti, per capire come intervenire, “se attraverso ritombamenti o riqualificazioni, opere che possano dare nuovo sviluppo imprenditoriale e commerciale all’intera area del Nord Est romano”. Il tutto sempre con un occhio bene attento alla tematica ambientale, “questione che FDI – prosegue Bertucci – ha sempre messo in prima linea, e che oggi è ancor di più all’attenzione dell’opinione pubblica”. Altro punto della questione è di nuovo quello, cruciale, di un lato prettamente amministrativo della vicenda. ““Il CVTR ha ribadito – chiude Adalberto Bertucci – e noi ci siamo già dichiarati d’accordo, la necessaria e improrogabile urgenza di rivedere le aliquote Imu per i terreni. Questione fondamentale per ripartire, di slancio, come merita questo territorio e un settore che tanto ha dato in termini di sviluppo e benessere alle famiglie della nostra comunità cittadina”.

Città e settore estrattivo

Tocca a Carmela Marullo, candidata in ticket con Bertucci, spiegare i perché di un impegno così attento nei confronti del settore estrattivo territoriale. “E’ presto detto: le cave e tutto il loro indotto sono motivo di vanto per la nostra città, rappresentano lavoro, sudore, orgoglio, appartenenza al territorio. Rappresentano sviluppo, e sono cruciali per il lato occupazionale del nostro territorio. Tutto questo è stato abbandonato per troppi anni, in nome di quello scontro voluto dall’amministrazione comunale che non ha portato nessun risultato. E proprio perché abbandonato, noi abbiamo deciso di tornare a coltivarlo, per riportarlo agli antichi fasti”.