Capena area a rischio sinkhole, partiti i primi sopralluoghi

L’evento sismico registrato il 4 ottobre scorso nel centro abitato di Capena, con epicentro in località Pastinacci, è stato accompagnato da un forte boato che ha indotto grande apprensione nella comunità locale. Nella mattinata di ieri si è svolto un primo sopralluogo congiunto tra Città Metropolitana di Roma e Comune di Capena per la verifica urgente dello stato dei luoghi prossimi alla zona epicentrale. Oltre all’amministrazione comunale hanno partecipato tecnici del “Servizio Geologico, difesa del suolo e protezione civile in ambito metropolitano” di Città Metropolitana, dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) – Dipartimento Servizio Geologico d’Italia, del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Cnr-Igag). Aree a rischio “sinkhole” sono conosciute ed osservate anche in altri settori del territorio metropolitano, ed i fenomeni conclamati sono oggetto di studio e monitoraggio da parte della comunità tecnico-scientifica nazionale e locale, con partecipazione attiva e propositiva anche degli Uffici preposti della Città metropolitana.

Questa sinergia tra enti è stata messa in campo anche per il fenomeno di Capena, a sostegno dell’amministrazione comunale.
“È intenzione delle amministrazioni coinvolte costituire un apposito gruppo di lavoro interistituzionale – hanno dichiarato la vicesindaca metropolitana Teresa Zotta e il consigliere delegato della Protezione Civile Marco Tellaroli –, finalizzato alla realizzazione, in forma coordinata, di campagne di indagini multidisciplinari per la caratterizzazione dell’area e per la conseguente definizione delle linee di intervento. La Città metropolitana di Roma Capitale parteciperà alle attività anche nell’ambito dell’accordo di collaborazione in essere con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sul tema Caratterizzazione geologico-tecnica e geofisica di siti interessati da sinkholes, fenomeni franosi e altri fattori di rischio territoriale valutabili nell’ambito delle competenze degli attori dell’accordo, nell’area della Città metropolitana di Roma Capitale. Particolare attenzione verrà posta, in collaborazione con il Dipartimento VII Viabilità e infrastrutture viarie, alla sicurezza dei tratti di strade provinciali che si sviluppano nell’area, oggetto di monitoraggio a seguito dell’evento”.