Home Cronaca Caos scuole a Tivoli: i prefabbricati della “Pertini” cercano casa e c’è l’incognita dei privati

Caos scuole a Tivoli: i prefabbricati della “Pertini” cercano casa e c’è l’incognita dei privati

Caos scuole a Tivoli: i prefabbricati della “Pertini” cercano casa e c’è l’incognita dei privati

La soluzione è nei moduli abitativi e questo è un dato di fatto ma resta da capire dove e quando si procederà con l’allestimento della “nuova” scuola “Pertini”. Senza casa da un anno a causa di gravi problemi strutturali che necessitano di interventi massici per essere risolti (si parla di abbattimento e ricostruzione), l’istituto si è arrangiato con soluzioni tampone che oggi, vista anche la nuova normativa Covid, non posso essere più utilizzate. Gli spazi non sono affatto sufficienti, e questo è un dato di fatto e anche un problema per le cugine che operano nel privato, che potrebbero trovarsi nella necessità di ridurre le iscrizioni o addirittura di chiudere, prospettiva che qualche storica scuola tiburtina pare aver già prospettato. “Il luogo in cui verranno posizionati eventuali moduli provvisori della scuola del Gesù è al vaglio dell’amministrazione. Si è dovuto rimettere in discussione lo studio iniziale e si stanno chiedendo nuovi preventivi per collocare tutta la “Sandro Pertini”, in quanto le dimensioni del provvisorio dovranno essere più grandi quello che il Comune stava progettando (standard precovid), adesso lo spazio da destinare per singola persona è molto più grande e occorrono moduli più capienti, si stanno rimodulando tutti i progetti”, fanno sapere da Palazzo San Bernardino che da qualche giorno è al lavoro per capire come dipanare la matassa. Sul tavolo ci sarebbe la possibilità di utilizzare Largo Giovanni Baja una ipotesi che per ora resta tale. Tornando al capitolo delle scuole private da una prima ricognizione chi resta dovrebbe essere in grado di garantire sicurezza e suono della campanella: “I moduli a parte la situazione dell’istituto comprensivo Tivoli I, potrebbero non essere necessari e si sta lavorando a soluzioni di rimozione e allestimento di tramezzature anche mobili – aggiungono sempre dal Municipio –  I presidi sono stati convocati proprio per comprendere le loro specifiche esigenze, e il comune sta aspettando la documentazione richiesta ai loro tecnici e responsabili della sicurezza, alcune documentazioni sono pervenute, altre in attesa, sono la base di partenza per valutare eventuali interventi da fare sugli spazi in vista della riapertura a settembre nel rispetto delle stringenti linee guida. I tecnici responsabili della sicurezza si sono messi a disposizione degli uffici comunali per i Lavori pubblici e con loro verranno elaborati i progetti da mandare poi al ministero per il finanziamento. Una riprogettazione degli spazi (sostenuta con i 310mila euro provenienti dai fondi Pon per l’adeguamento delle aule scolastiche) che, però, si dà per scontato abbiano in dotazione il personale docente e non docente necessario per garantire le attività”.