Buca Setteville, Guglielmo: “Si aspetta la catastrofe?”

La “buca” è uno scandalo e Setteville è considerata “periferia nella periferia”, abbandonata a disagi e degrado: una denuncia che torna dalla voce di Simone Guglielmo, consigliere comunale, uno dei pezzi forti del partito democratico di Guidonia Montecelio. Al centro dell’attacco nei confronti del sindaco Michel Barbet e dell’amministrazione cinque stelle, la famosa buca di Setteville, che da un terreno privato sta facendo cedere anche la strada che la costeggia, via Monti. Un caso che va avanti da tantissimi anni e che Barbet aveva annunciato di voler affrontare, senza nessuna azione conseguente. La situazione è ormai così a rischio che Guglielmo usa toni duri: “Barbet aspetta forse che l’emergenza si trasformi in catastrofe?”.

Sta cedendo via Monti che costeggia l’area dissestata

La denuncia di Simone Guglielmo

“Sono trascorsi tre anni da quando il Sindaco Barbet annunciava l’avvio dei lavori di messa in sicurezza, pulizia, bonifica e perimetrazione di quella che da oltre 40 anni è conosciuta come “la buca” di Setteville. I cittadini di Setteville avevano creduto alle dichiarazioni del Sindaco e sperato in una soluzione definitiva del problema, non fosse altro perché lo stesso Barbet risiede in quella zona e quindi, pensavano, che anche lui magari era stufo di vedere quel pericoloso scempio proprio affianco alla sua abitazione. Tre anni dopo invece l’immagine del luogo non è cambiata in niente, la buca è ancora lì, il decoro urbano è inesistente mentre il pericolo si è fatto ancora più grave: la strada a ridosso della buca, dalla parte di Via Monti, sta cedendo un po’ per volta, e non voglio pensare a cosa accadrebbe in caso di ingenti e continue piogge”.

“È fondamentale dunque intervenire subito trovando questa volta una soluzione definitiva al problema della buca che non sia solo quella di strappare un po’ di erba e transennare la zona rubando quindi altro spazio fruibile agli abitanti del quartiere. Questo lo dico perché già conosco le dinamiche che il Sindaco potrebbe mettere in atto e cioè mettere semplicemente un divieto di accesso alla strada levando così ulteriore parcheggio alle auto in sosta. Bisogna invece fare tombare la buca direttamente alla proprietà oppure farlo come amministrazione e rivalersi poi con quest’ultima. Sono passati decenni da quando è stato fatto quello scavo e non è più possibile tollerare oltre quella vergogna, non è più possibile temporeggiare e girare lo sguardo altrove, sempre. Mi consola in parte il fatto che Barbet non faccia preferenze e non dia precedenza alcuna a qualsivoglia intervento utile per il territorio, ancorché si tratti di un problema a lui visibile ogni giorno ed ogni momento fuori da casa sua; d’altro canto mi preoccupa che non prenda provvedimenti neanche di fronte a situazioni così importanti ed emergenziali”. 

“I cittadini di Guidonia non riescono proprio a fare finta di non vedere il problema, perché loro ci passano a piedi oltre che in auto lì davanti a quella buca, hanno i figli che vanno a giocare lì intorno, hanno attività commerciali e studi professionali che si aprono su quello scempio e non sono disposti a sopportare oltre. Nella sua dichiarazione di tre anni fa il Sindaco diceva di voler restituire dignità ad un angolo di città dimenticata per decenni, ma non è solo facendo un po’ di pulizia e restyling della recinzione che il problema può risolversi. Qui si tratta di difesa del territorio.

Barbet dovrebbe preoccuparsi di non offendere la dignità di tutti quei cittadini che vengono trattati come “invisibili” dalla sua amministrazione, ogni volta che lascia inascoltate le loro richieste. Io invece continuo a vederli ed ascoltarli sempre i miei concittadini e quella che muovo è una denuncia politica nei confronti dell’operato (meglio dell’inoperato) dell’assessore ai lavori pubblici e del primo cittadino Barbet. Una strada che frana, un asfalto che si sgretola, una buca che è una ferita aperta da anni sul nostro territorio, una discarica a cielo aperto al centro del quartiere di Setteville a ridosso della consolare Tiburtina: questo il biglietto da visita che il sindaco mostra a chi arriva in città, questo è il modo in cui la giunta cinque stelle difende il territorio al netto dei tanti proclami fatti negli anni indossando la veste di paladini dell’ambiente e della tutela del territorio,  questo il degrado urbano in cui crescono migliaia di giovani vedendosi negata la possibilità di vivere in mezzo all’ordine, alla pulizia, alla bellezza. Setteville non può e non deve continuare ad essere considerato la periferia nella periferia, i cittadini di Guidonia Montecelio meritano decoro e sicurezza oltre che attenzione da parte di chi viene pagato per soddisfare queste legittime richieste”.