La vacatio è durata tanto quanto il tempo per riuscire a capire dove si stava andando e alla fine la strada intrapresa è stata quella del rinnovamento. Sabato il Pd di Tivoli ha eletto il nuovo segretario locale in una edizione completamente online del congresso, che quindi ha scelto le nuove tecnologie come l’era del Covid chiede. Stavolta il gruppo, che non ha mai brillato per coesione viste le lotte tra correnti sempre molto accese, ha trovato la quadra prima, puntando tutto su un volto della giovanile del partito, Marco Feri. Classe 1994 una laurea triennale in Scienze Economiche nel cassetto e una seconda sulla rampa di lancio, già segretario dei Govani Democratici, passa di diritto nel campionato dei grandi che, come è noto, hanno avuto diverse difficoltà negli anni passati.

 

La scelta di Feri non è stata sicuramente indolore e semplice: dopo la sconfitta elettorale dello scorso anno, la terza in ordine di tempo, di nomi sul tavolo ce ne erano diversi, tra cui quello di Manuela Chioccia, ma alla fine la decisione all’insegna della discontinuità è arrivata sul tavolo delle concertazioni aperte da qualche settimana per il bene di un partito che ha bisogno di ricostruire una immagine che possa davvero attrarre l’elettorato perso e quello mai avuto. Una scommessa tutta da vincere che i big, da Marco Vincenzi a Piero Ambrosi passando per Andrea Ferro,  hanno intenzione di portare a dama nel più breve tempo possibile. Nel documento presentato al congresso lo slogan scelto è già chiaro di per sé: “un nuovo futuro per Tivoli”, un futuro che parla di dialogo, giovani, ambiente, periferie, lavoro e chiaramente sanità. “Si riaprirà, da questo congresso, una fase di dialogo e progettazione del futuro del nostro partito e della nostra città a cui, sono sicuro, in molti vorranno partecipare”, ha commentato in un post su Facebook il neo segretario, augurando a tutti buon lavoro. Chiaramente c’è anche un nuovo direttivo che mette insieme tutti i mattoni del partito dalla nascita ai giorni nostri. Ecco i nomi: