Sono iniziati gli interventi di rinnovo delle alberate stradali relative al progetto partecipativo capitolino #Roma Decide, riqualificazione di piazza dei Navigatori e viale Giustiniano Imperatore che prevede la piantagione di 700 nuovi alberi e la riqualificazione di alcune vie della zona.
La potatura di circa 100 platani in viale di Tor Marancia è il primo step di questa operazione di riqualificazione urbana realizzata dal Dipartimento Tutela Ambientale in collaborazione con il Municipio VIII che provvederà al rifacimento di alcune strade e marciapiedi intervenendo in parte sulle alberate (77 abbattimenti dei 405 previsti e 26 deceppamenti su 571 in programmazione).
Per realizzare la messa a dimora dei nuovi alberi, tra cui aceri, frassini e tigli, sono stati investiti 750mila euro (498mila euro il costo dell’appalto, aggiudicato con un ribasso del 36%, di cui 450mila circa per i lavori più le spese fisse), cifra che comprende anche l’abbattimento di piante instabili giunte a fine ciclo vegetativo e la rimozione delle ceppaie.
Gli interventi, autorizzati dalla Sovrintendenza capitolina, interessano oltre a viale di Tor Marancia, dove sono in corso le potature, via Tommaso Odescalchi, via Giustiniano Imperatore, via Genocchi, via Onesti e altre strade limitrofe. In totale si prevede la sostituzione di circa 480 alberi giunti a fine ciclo vitale, più ulteriori piantumazioni secondo valutazioni di opportunità da parte dei tecnici dipartimentali.
“Un progetto partecipato importantissimo con cui rigeneriamo le alberate stradali per una maggiore sicurezza e contrasto all’inquinamento. Le operazioni sono state precedute da una verifica dello stato di salute e della stabilità degli alberi da parte dei tecnici del Sistema arboreo cittadino del Dipartimento Tutela Ambientale che hanno constatato la vetustà delle piante, messe a dimora tra gli anni ‘50 e ‘60, riscontrando la necessità di impianti di rinnovo. In questo modo otterremo anche un più efficace contrasto all’inquinamento poiché le piante giovani assorbono meglio gli inquinanti e, scegliendo specie oggi ritenute più adatte alla collocazione urbana, una diminuzione degli interventi di manutenzione” – ha spiegato l’assessora alle Politiche del Verde Laura Fiorini.