Alberone al buio e albero finto da 12mila euro: una nuova era per Tivoli?

Dopo il flop dello scorso anno per l’Alberone arriva il triste epilogo: niente luci di Natale. La parola fine sulla tradizionale illuminazione del monumentale cedro del libano che campeggia all’ingresso di Tivoli, è stata messa nella giornata di lunedì, quando i tiburtini hanno assistito, un po’ scossi, all’allestimento dell’abete sintetico in piazza Garibaldi, orfana della pista di pattinaggio. Si tratta di un grande albero sintetico che va a completare il villaggio natalizio, che torna anche quest’anno nel centro cittadino per aiutare il commercio e incrementare gli incassi dello shopping. Una soluzione che, stando alla determinazione dirigenziale 2365 de 12 dicembre scorso del Settore Cultura, Turismo e Servizi alla Città, nasce dalla ricognizione fatta da un altro settore, quello dell’Ambiente sulle alberature comunali, secondo cui il mitologico Alberone non gode di buona salute. Le luci, quindi, avrebbero ulteriormente aggravato un quadro non proprio roseo, a cui si aggiunge la decisione di chiederne l’inserimento nell’elenco degli alberi monumentali. Si tratta di una lista d’eccezione, stilata sulla base di un Decreto del 2014 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Fatto sta che date le due questioni il comune ha preferito mettere mani al portafoglio e tirare fuori 12.200 euro iva compresa per “mantenere viva e richiamare simbolicamente la consuetudine di addobbare a festa un albero del centro città”. Un piano b che non ha incontrato il consenso di tutti: il termometro costituito dalle pagine social più seguite registra pareri discordanti che vanno dal plauso allo sbigottimento. La lesa maestà è dietro l’angolo.