Acropoli superstar: il Comune punta su teatro, storia, cibo, scienza e sul premio “Città di Tivoli”

Se non ci sarà il Carnevale, per ovvi motivi legati alla pandemia, c’è la storia e l’arte a far ben sperare per i mesi che verranno. A puntare tutto sulle bellezze naturali di Tivoli è lo stesso comune, che ha deciso di non farsi scappare l’occasione di prendere qualche finanziamento direttamente dalle casse della Regione Lazio. La lunga serie di buchi nell’acqua che aveva caratterizzato gli anni passati è stata ufficialmente spezzata già da qualche tempo, grazie ad una serie di progetti arrivati a dama che hanno dato qualche boccata di ossigeno alle casse non proprio floride della città. Così l’Ufficio Europa si è rimesso all’opera per prendere qualcosa dai fondi stanziati per la promozione delle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari. Per piazzarsi bene e non rimanere a bocca asciutta Palazzo San Bernardino ha pensato di puntare su rappresentazioni teatrali, visite guidate presso l’Acropoli Tiburtina e sull’apertura di un mercato di prodotti artigianali ed enogastronomici locali. Ma non è tutto: sarà anche istituito per la prima volta un Premio “Città di Tivoli” funzionale a riconoscere e premiare persone fisiche o giuridiche che si sono contraddistinte per operatività ed etica, dando lustro al nome di Tivoli. Costo dell’iniziativa, per cui viene richiesto il patrocinio oneroso è di 5.000,00 euro.