Accolto ricorso Apm. Varone: “Bracchi decade, ma ribadisco la mia stima”

Decade il presidente dell’Apm di Monterotondo Paolo Bracchi. Nei giorni scorsi è stato notificato al Comune di Monterotondo l’accoglimento del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato da un concorrente alla selezione per individuare il Presidente del CdA di Apm, a seguito della quale, il 26 luglio del 2019, il dirigente era stato nominato alla guida dell’azienda. L’amministrazione comunale aveva proceduto all’atto di nomina a seguito di un avviso pubblico e alla valutazione dei curricula presentati dai candidati. La sentenza ravvisa un’inosservanza del limite di due mandati, già maturati da Paolo Bracchi in virtù delle precedenti nomine nei periodi 2009-2014 e 2014-2019 e ha come immediata conseguenza la sua decadenza dall’incarico.
“Siamo rammaricati ma non possiamo che prendere atto dell’accoglimento del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e ovviamente rispettarlo – dichiara il sindaco Riccardo Varone – La scelta di nominare Paolo Bracchi, al quale ribadisco tutta la mia stima personale e professionale, era fondata sulla specifica validità di un curriculum che, sulla base delle esperienze e delle qualificazioni professionali rilevabili, ritenevo e ritengo tuttora di assoluto livello e senz’altro superiore a quelli presentati dagli altri candidati. Gli ottimi risultati conseguiti dall’Apm nelle sue precedenti gestioni, come l’apertura della farmacia h24, l’avvio e la messa a regime della raccolta differenziata in tutto il territorio comunale, l’apertura del secondo asilo nido comunale e tanto altro ancora, nonché il modo in cui, in condizioni difficilissime, tutti i servizi di Apm e in primo luogo la raccolta dei rifiuti, hanno continuato a funzionare durante i giorni del lockdown nazionale e nel corso di tutta la crisi del Covid-19 che purtroppo continua, sono lì a dimostrarlo”.
Sono al vaglio dell’Amministrazione comunale le conseguenze tecnico-giuridiche della sentenza, come pure i criteri e i percorsi amministrativi che porteranno quanto prima alla nomina di un nuovo presidente dell’azienda pluriservizi.
“Oltre ai risultati gestionali ed operativi ci sono poi quelli economico-finanziari: nel corso delle sue gestioni, dal 2009 ad oggi, Apm ha chiuso sempre i bilanci in attivo – continua Varone –. Sono tutti elementi, questi, che certamente hanno avuto il giusto peso nella mia decisione di nominare Bracchi alla guida dell’azienda, così come l’ha avuta l’assoluta buona fede nell’interpretare come non riscontrabili quei limiti che sono stati ritenuti invece prevalenti dalla sentenza. Ora abbiamo il compito di assicurare ad Apm una guida altrettanto valida, secondo un percorso che verrà strutturato nei prossimi giorni e del quale daremo ampia ed opportuna informazione, confermando le specificità della sua natura pubblica e quella buona gestione che l’ha portata ad affermarsi come una delle migliori aziende pubbliche del Lazio”.