A Tivoli Chirurgia Micro Invasiva del Glaucoma

A Tivoli tecniche Micro Invasive per bloccare la progressione del Glaucoma: ottimi i risultati per l’uso di un nuovo microimpianto di drenaggio. Uno dei principali vantaggi di questa tecnica è dunque quella di liberare il soggetto affetto da glaucoma dall’utilizzo cronico di colliri per più volte al giorno e bloccare la progressione della malattia. Le nuove tecniche miniinvasive per risolvere il glaucoma, non solo riducono le tempistiche dell’intervento intorno ai quindici minuti, ma velocizzano anche notevolmente il ritorno alle attività quotidiane, bloccando la progressione della patologia.

“Nonostante il periodo difficile che tutti noi stiamo attraversando – spiega il Prof. Luigi Zompatori, direttore della UOC Oculistica della ASL Roma 5 – l’aggiornamento continuo del personale e l’elevato standard chirurgico e clinico rendono la UOC Oculistica di Tivoli capace di continuare ad assicurare un elevato livello assistenziale. È ormai da qualche anno che presso la UOC Oculistica dell’Ospedale di Tivoli, l’offerta sanitaria si va ampliando e agli interventi classici di Trabeculectomia utilizzati, si affiancano ora anche queste tecniche micro-invasive, come nel caso di un nuovo microimpianto di drenaggio recentemente testato con ottimi risultati. Esistono diverse opzioni chirurgiche per la chirurgia del glaucoma.  Attualmente, alcune di queste procedure sono classificate come “minimamente invasive” rispetto alle procedure tradizionali per abbassare la pressione dell’occhio. Sono tecniche mini invasive, sembrano facili, ma non sono facili, sono tecniche che vanno eseguite da mani esperte, da chirurghi che sappiano gestire bene le eventuali complicanze. La MIGS, Chirurgia Micro Invasiva del Glaucoma, provvede al controllo della pressione intraoculare mediante l’uso di dispositivi drenanti che vengono impiantati nell’occhio creando una via di scarico nuova. Sono pochi i centri in grado di offrirla ai propri pazienti”.

Cos’è il Glaucoma

“Il Glaucoma – spiega la Dottoressa Roberta Giannini, Responsabile del Centro Glaucoma di Tivoli della ASL Roma 5 – è una malattia caratterizzata da un danno progressivo ed irreversibile al nervo ottico. La malattia compare ed evolve quasi sempre senza causare dolore e senza che il paziente percepisca sintomi, ma porta ad una perdita subdola e progressiva della vista. Il Glaucoma è tra le prime cause di cecità nel mondo. Sono noti molteplici fattori di rischio che portano allo sviluppo della malattia: fra questi il più rilevante è l’aumento della pressione intraoculare e ad oggi l’unica cura di provata efficacia per rallentare l’evoluzione della malattia consiste nella riduzione della pressione intraoculare. La riduzione della pressione intraoculare può essere ottenuta con farmaci, trattamenti laser, o interventi chirurgici. In genere il primo approccio prevede l’impiego di medicazioni in collirio o anche un’applicazione di laser terapia. Spesso è necessario associare più farmaci per raggiungere la pressione desiderata. Se l’uso dei colliri o gli effetti del laser non dovessero essere sufficienti, oppure se insorgono problemi usando i colliri, a causa di una difficoltà di collaborazione, degli effetti collaterali o per altre ragioni, allora diventa necessaria la chirurgia”.