A Guidonia la prima Festa dei Figli

Il 15 giugno a Guidonia Montecelio la prima festa dei figli. Grazie a una mozione presentata dalla capogruppo di FdI Giovanna Ammaturo e votata dal consiglio all’unanimità, Guidonia sarà il nono comune in Italia a celebrarla: “Un piccolo passo per la protezione e l’importanza dei figli”.

“La Festa dei Figli ha lo scopo di rendere consapevoli i figli dei loro diritti e di contribuire alla crescita culturale dei genitori e in generale della società, al fine di garantire il rispetto dei diritti di cui sono portatrici le persone di minore età afferma – dice Giovanna Ammaturo – sono contenta che tutti i colleghi a prescindere dalle bandiere politiche abbiano condiviso questo piccolo passo che rappresenta un ulteriore  traguardo per la tutela e la  promozione dei diritti delle persone di minore età. Abbiamo aggiunto un mattoncino a quel muro ideale che deve difendere i bambini e gli adolescenti insieme ai diritti civili e politici con quelli economici, sociali e culturali e che li riconosce esplicitamente come titolari attivi dei propri diritti. C’è tanto e sempre da fare quando si parla di bambini ed adolescenti. Sono certa che il Sindaco e la Giunta porranno in atto ogni iniziativa utile al progetto “La Festa dei Figli” per aiutare tutti i Cittadini ad una riflessione e compartecipando anche con la Scuola e le Associazioni che l’Amministrazione saprà individuare promuovendo iniziative e istituendo uno o più premi annuali per i Figli contraddistintisi in azioni meritorie sul piano sociale.  Esempio concreto di investimento a lungo termine sulle risorse umane del nostro territorio. Affermare e ribadire il rispetto dell’importanza dei figli all’interno della famiglia e valorizzare il ruolo fondamentale di ogni essere umano ad essere figlio.  A ben vedere, del resto, La Festa dei Figli è la festa di tutti: dei figli che siamo o siamo stati, dei figli cha abbiamo o che avremo, dei figli che non abbiamo o che aspettiamo, dei figli che purtroppo non abbiamo più, dei figli degli altri che sono anche un po’ figli nostri.  Tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti, qualsiasi sia il loro sesso, luogo di nascita, religione, lingua o condizione sociale”.